Home Lab, domotica made in Italy

E’ nato a Fabriano il consorzio Home Lab, formato da otto grandi imprese italiane, che svilupperanno nei prossimi anni le tecnologie per migliorare la qualità della vita in casa, la sicurezza e il  risparmio energetico. Tutto sarà gestibile comodamente da smartphone e tablet. Si tratta di una grande occasione per l’industria italiana.

Andrea Merloni, presidente di Indesit Company, ha dichiarato: “L’automazione della casa sarà un mercato potenzialmente enorme e dobbiamo essere pronti a cogliere questa sfida senza farsela sfuggire come altre. Le imprese italiane del settore non hanno nessun gap tecnologico per competere al meglio con la concorrenza internazionale“.

L’obiettivo del consorzio è di dare due grandi vantaggi ai consumatori nel giro dei prossimi tre o quattro anni.
Il primo di questi vantaggi è produrre apparecchi che consumeranno sensibilmente meno energia rispetto agli attuali, il secondo è la possibilità di controllare gli elettrodomestici di nuova generazione che saranno dotati di nuovissime funzionalità.
Integrando queste funzionalità con i cellulari attuali o con i tablet sarà possibile avere il controllo pressoché completo della propria abitazione anche a distanza. Ad esempio non ci dovremo più preoccupare di dimenticare l’antifurto disattivato, perché in un attimo potremo verificarne lo stato e quindi attivarlo.

L’investimento complessivo appare per ora difficilmente quantificabile, perché sarà costituito da singoli progetti che si dovranno realizzare di volta in volta. Di sicuro saranno investimenti di decine di milioni di euro l’anno. La stessa Università Politecnica delle Marche avrà un ruolo tecnico di partecipazione molto importante.

Nel frattempo sono già partiti tre progetti. Il primo riguarda l’utilizzo della micro generazione di energia, il secondo la possibilità di sfruttare l’acqua calda della caldaia non solo per il riscaldamento ma anche per altri elettrodomestici, ed infine il livellamento energetico all’interno della casa.

Si punterà molto sulla misura e il controllo della qualità ambientale domestica, monitorando variabili come temperatura, illuminazione, aria e acqua. Verranno sviluppati sensori di nuova concezione e funzionalità, che saranno integrati a sistemi specifici e di automazione: gli elettrodomestici del (molto prossimo) futuro.

Il consorzio vuole funzionare anche come “abilitatore tecnologico” per le imprese del settore abitazione, mettendo a disposizione un network di primissimo livello costituito da Università, centri di ricerca e fonti tecnologiche internazionali.

La nascita del consorzio Home Lab ci fa ancora sperare che il nostro Paese sia capace di reagire, anche nel campo tecnologico, con quello spirito imprenditoriale ormai perso negli ultimi anni, sostituito da faccendieri della finanza facile e di fantasia, con un esercito di ex imprenditori che non erano più capaci di stare sul mercato, senza il coraggio della sfida e con la voglia di tornare a produrre beni di consumo veramente utili.

Sono questi gli imprenditori che vogliamo.

Fonte: AGI

 

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