Greenpeace, protesta mondiale contro Facebook

Alcuni attivisti dell’associazione ambientalista stanno manifestando in piazza Duomo a Milano, con lo slogan «Facebook ci piaci verde».

Greenpeace chiede al social network di utilizzare solo energia rinnovabile per alimentare il proprio fabbisogno di corrente elettrica. In particolare chiedono che Facebook rinunci ad utilizzare energia elettrica derivante dal carbone e dal nucleare.

Per gli ambientalisti l’azienda di Mark Zuckerberg dovrebbe seguire l’esempio di Yahoo! e Google, che utilizzano rispettivamente  solo il 12.7% e 34% del proprio fabbisogno da fonti non rinnovabili, ed hanno già avviato programmi per la produzione di energia non inquinante.
Secondo Greenpeace oltre il 55% del consumo energetico di Facebook deriva da fonti non rinnovabili.

Il settore delle tecnologie informatiche, spiega Greenpeace, è quello con la maggior crescita in termini di usi energetici, e col tasso di crescita attuale nel 2020 il fabbisogno per alimentare i centri di elaborazione dati sarà triplicato.

Per il responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace, Andrea Boraschi, Facebook ha l’opportunità, dopo il sostegno alle battaglie in tutto il mondo per la democrazia, di guidare una “rivoluzione energetica”, cancellando così le fonti pericolose come il carbone e soprattutto il nucleare.

Intanto migliaia di utenti del social network stanno manifestando il proprio sostegno alla campagna ambientalista su Facebook stesso in questa pagina dedicata.

Domani a Palo Alto un dirigible sorvolerà la sede di Facebook con lo striscione: «Facebook, unisciti alla Rivoluzione Energetica».
Greenpeace spera con questa campagna di sensibilizzare e ottenere un sostegno alla Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile, proprio dal social network.

Va detto però che solo due giorni fa Mark Zuckerberg ha annunciato l’iniziativa “Open Compute Project“, proprio a sostegno di una migliore razionalizzazione delle risorse energetiche consumate dalla sua azienda.

Fonte: Adnkronos

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