Costruito il primo computer che risponde agli impulsi del cervello

Si chiama ECoG la tecnologia che consente di muovere il mouse del Pc con la sola forza del pensiero. Ecco la notizia che arriva dalla Washington University, pubblicata sul Journal of Neural Engineering.

Un computer comandato  (quasi) solamente dal pensiero, in grado di farlo funzionare con comandi senza la necessità di muovere le mani. Sono riusciti a svilupparlo i ricercatori della Washington University.

Il sistema, però, è molto invasivo perchè prevede l’impianto di elettrodi nel cervello. Si basa sulla tecnica della elettrocorticografia ECoG.

La ricerca è stata possibile su quattro pazienti volontari, sofferenti di una grave forma di epilessia che giustificava l’ECoG. I quattro volontari sono riusciti ad impartire ordini al computer, riproducendo suoni e scritte che stavano pensando.
La macchina ha riportato fedelmente alcuni fonemi, e la precisione della risposta al comando è stata, nei 15 minuti di test, variabile dal 68% al 91%.

L’intero sistema si fonda sull’elettrocorticografia, che prevede l’impianto di elettrodi direttamente applicati sulla corteccia cerebrale. Gli impulsi elettrici della corteccia possono essere così captati ed elaborati. Un’interfaccia grafica, infine, consente all’utente di verificare l’esito delle operazioni e di procedere con ulteriori opzioni.

La differenza tra questo esperimento e altri simili, altrettanto invasivi, è che l’ECoG (Electrocorticography) riguarda proprio l’area del cervello dedicata al linguaggio. Sarà questa porzione di materia grigia a connettersi col mouse. “L’utilizzo di una tecnica invasiva è ancora necessaria per captare in maniera netta l’attività elettrica della corteccia cerebrale tramite elettrodi”, spiegano dalla Washington University, “Solo così possiamo accedere alle intenzioni di movimento del soggetto e trasportarle all’esterno sotto forma di comandi, che al momento hanno bisogno di un supporto vocale minimo, tipo ‘e’, ‘ah’, ‘oo’, eh”.

Un passo avanti importantissimo della tecnologia informatica e della ricerca di soluzioni avanzate nel settore della neurochirurgia, con l’obiettivo di mettere in condizioni portatori di handicap gravi di interagire col mondo  esterno in maniera più semplice, permettendo loro di vivere meglio.

Fonte: Adnkronos

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