Il connettore per le unità SSD del nuovo Mac Pro di Apple è proprietario. Questo significa che per eventuali upgrade sarà necessario recarsi in Apple.
Il nuovo Mac Pro di Apple è un computer potentissimo e di altissimo livello dedicato ai professionisti. La sua forza, rispetto al modello uscente – quello a cilindro – sta nell’espandibilità e nei moduli che permettono un facile upgrade in futuro. Ma c’è un problema: i connettori per le unità SSD sembrano essere personalizzati da Apple quindi, probabilmente, sarà necessario rivolgersi in assistenza per sostituzione e upgrade.
Al momento del lancio, Apple ha svelato un certo numero di opzioni per l’archiviazione, protette dal chip T2, a partire da 256GB fino a 4TB di storage SSD. Inoltre, per adeguarsi alla natura modulare del Mac Pro, la memoria può anche essere rimossa e cambiata.
Ci sono, tuttavia, domande su quanto sarà effettivamente funzionale lo storage considerando che il connettore è proprietario. Infatti le informazioni fornite a riguardo dei connettori delle unità SSD non sono sufficienti a farci capire se e come si potranno sostituire in modo autonomo. Di sicuro non sembrano i connettori standard dei moduli SSD.
Infatti, confrontando il connettore con i più comuni SSD notiamo una differenza di forma, di numero di PIN e di dimensioni.
Sicuramente Apple offrirà l’opportunità di sostituire o addirittura aggiornare le unità SSD dopo l’acquisto. Tutto questo lascia aperte alcune domande:
- Sarà Apple a fornire i ricambi?
- Ci saranno opzioni aftermarket?
- La presenza del chip T2 è determinante in questa scelta?
Le risposte a queste domande le avremo dopo il lancio del Mac Pro. Nel frattempo segnaliamo che ci sono altre porte da poter usare per espandere lo storage del Mac Pro, come gli slot PCIe oppure SATA, con i relativi pro e contro.
Infine, c’è sempre la possibilità di usare un drive Thunderbolt 3 esterno. Chiaramente vi aggiorneremo se dovessimo saperne di più in attesa dell’uscita del Mac Pro, che ha una data stimata intorno al mese di Settembre.