Budget ridotti e grandi idee raccontate da Apple

Apple ha approfondito il report di qualche giorno fa sull’utilizzo di MacBook Pro e Final Cut Pro X da parte di tanti registi emergenti che vivono e lavorano a Los Angeles. Le storie sono molto interessanti e possono essere da spunto per tanti appassionati.

La prima storia riguarda The Box, cortometraggio che racconta la storia di un ragazzo che entra in una scatola di cartone e si ritrova trasportato in altre realtà. Sul set si notano stazioni DIT, iPad e MacBook Pro, gli strumenti che daranno vita alla storia: 10 studenti della Hollywood High School, guidati dalla regista diciassettenne Celine Gimpirea, hanno trasformato un angolo del Calvary Cemetery in un set cinematografico. La troupe di Celine ha partecipato a un workshop di regia durato un mese e pensato per mettere in contatto professionisti della creatività con giovani talenti. Affiancati da esperti Apple Retail e professionisti del settore, i ragazzi avevano a disposizione una videocamera RED Raven per le riprese e hanno lavorato con vari prodotti Apple come MacBook Pro, iMac e Final Cut Pro X. Durante la fase di post-produzione, i registi del Los Angeles We Make Movies ha supervisionato il lavoro dei ragazzi per aiutarli a realizzare il proprio cortometraggio.

La seconda storia raccontata da Apple riguarda il documentario La Buena Muerte, prodotto dagli insegnanti della Mobile Film Classroom, un’associazione che organizza workshop sui media digitali per giovani appartenenti a comunità disagiate. In questo documentario, i registi analizzano il tema della morte e dei legami familiari in relazione al Giorno dei morti, la celebrazione in cui la comunità messicana rende onore ai propri defunti. Final Cut Pro X ha organizzato automaticamente i metadati della videocamera Red Raven a 4,5K, importati direttamente da Shot Notes X e Lumberjack, e sincronizzato l’audio delle fonti secondarie tramite Sync-N-Link X. Pensate che farlo manualmente avrebbe richiesto alcune giornate di lavoro.

In The Dancer, invece, la regista newyorchese Krista Amigone mette a frutto l’esperienza fatta in teatro come coreografa per raccontare in modo molto personale la storia di una ballerina alle prese con l’aldilà.

Le troupe di questi due lavori hanno contato sull’aiuto dei Creative Pro Apple e sul feedback di un cast di ospiti a sorpresa e esperti del settore, famosi per il contributo apportato al mondo della produzione cinematografica e televisiva.

Importante è stata anche la collaborazione nata tra Krista e Lionel Martin, Creative Pro Apple retail e regista. Durante la post-produzione, ad esempio, mentre Lionel sperimentava le ruote dei colori in Final Cut Pro X, Krista gli spiegava quali emozioni intendeva evocare mentre il suo personaggio, la ballerina, si esibisce sotto le luci di uno studio di danza di Hollywood, accompagnata da un pianista. Lavorando sulla palette di colori di Art Chong, direttore della fotografia, e Sapna Gandhi, progettista di produzione, Lionel e Krista sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra la pista illuminata e i controcampi sul pianista in ombra.

Apple organizzerà in futuro nuovi workshop in tutto il mondo per aiutare coloro che vogliono lavorare nell’ambito artistico sfruttando i prodotti Apple.

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