Primi teardown e benchmark dei nuovi iMac Pro

OWC ha realizzato il primo teardown dell’iMac Pro, per scoprire come Apple ha inserito i vari componenti all’intero del computer più potete che abbia mai realizzato.

Il layout e tutta la configurazione interna di questo iMac Pro sono diversi rispetto agli ultimi iMac. Il modello base dell’iMac Pro offre 32 GB di RAM in una configurazione 4 x 8 GB. Inoltre, l’iMac Pro è dotato di quattro socket DIMM, con la configurazione 4 x 8 GB che consente di sfruttare la capacità di memoria quad-channel.

Configurazioni simili sono presenti anche sulle altre versioni dell’iMac Pro. Ad esempio, con 64 GB di RAM avremo una configurazione 4 x 16 GB, mentre con 128 GB la configurazione sarà di 4 x 32 GB.

Il modello base con SSD da 1 TB è composto da due SSD da 512 GB in configurazione RAID. Ogni SSD è dotato di un adesivo a prova di manomissione sulla parte superiore dell’alloggiamento. La notizia positiva è che le unità SSD sono facilmente rimovibili e sostituibili.

Gli utenti possono sostituire anche la RAM, ma con una precisazione. La configurazione 4×4 va tenuta sempre presente, perchè non si possono inserire ad esempio due ulteriori moduli DIMM da 16 GB per aggiornare un iMac Pro da 32 a 64 GB.

Inoltre, proprio come avviene con tutti gli iMac, lo smontaggio e la sostituzione della RAM non è semplicissima. Apple specifica che la RAM può essere aggiornata affidandosi a centri autorizzati, e per un computer che costa oltre 5.000 euro nella sua configurazione base credo che siano tutti d’accordo con questa politica. Gli utenti più esperti avranno comunque a disposizione una serie di kit, acquistabili a parte su siti come quello di OWC, per effettuare sostituzioni fai-da-te.

Proprio per questo motivo, OWC suggerisce agli utenti di acquistare fin da subito un iMac Pro con la memoria di cui pensano aver bisogno in futuro, e di non optare per i 64 GB se dopo qualche mese si pensa di voler effettuare l’upgrade ai 128 GB di RAM.

Continuando il teardown, si nota la presenza di un dissipatore di calore per CPU e GPU. Il processore è un Intel Xeon W a 8 core ed è mantenuto in posizione da una serie di componenti termici. Anche la CPU può essere sostituita e aggiornata.

In rete emergono anche i primi benchmark dei nuovi iMac Pro. Il punteggio in single core dell’iMac Pro con processore a 10 core è di 5270, mentre in multi-core raggiunge l’altissimo punteggio di 35.412, superando di molto tutti gli altri iMac rilasciati fino ad oggi (l’iMac che si avvicina di più raggiunte i 19.353 punti).

Nella pratica, il modello base di iMac Pro ha effettuato il rendering di un progetto video da 34 minuti e in 4K nel tempo di 18 minuti, circa la metà rispetto a quanto ci impiega un MacBook Pro del 2016.

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