Fisco e tasse in Italia: Apple si difende

Apple ha ufficialmente respinto tutte le accuse di frode fiscale in Italia.

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A curare l’indagine ci sono il procuratore aggiunto Francesco Greco e il pm Adriano Scuderi: stando alla loro ricostruzione, Apple avrebbe sottostimato l’imponibile di 206 milioni di euro per l’anno fiscale 2010 e di oltre 853 milioni di euro per il periodo d’imposta 2011, tramite una rappresentazione falsa delle scritture contabili e avvalendosi di mezzi fraudolenti. La guardia di finanza ha già perquisito la filiale italiana di Apple in San Babila a Milano.

Un portavoce di Apple ha rilasciato una dichiarazione ufficiale ai giornali americani, dove si afferma che l’azienda paga ogni singolo dollaro o euro che deve in tasse ai vari governi e che gli organi competenti verificano costantemente l’operato di Apple nel pagamento delle tasse.

Una difesa simile è stata già usata direttamente da Tim Cook quando è stato il governo degli Stati Uniti ad accusare Apple di frode fiscale, ma in Italia tali accuse sono molto più pesanti e non si limito solo al “civile”. Le accuse contro Apple in Italia sono reati penali, e i dirigenti rischiano molto in quanto accusati di aver creato in modo artificioso un sistema per ridurre il peso fiscale in modo indebito.

Apple si ritiene quindi innocente ed esprime tutta la fiducia negli organi giudiziari italiani, in quanto “il governo italiano aveva già svolto delle indagini su Apple Italia nel 2007, 2008 e 2009, confermando che siamo totalmente nella legalità e nel rispetto delle regole fissate dall’Organization for Economic Cooperation and Development”.

Basti pensare che nel 2012, Apple ha versato 3 milioni di imposte dovute da Apple Italia che, a sua volta, lavora per Apple Distribution Ireland. Proprio la società con sede in Irlanda affida alla filiale italiana il compito di supportare le vendite e il marketing, per un profitto pari a 10,7 milioni di euro su un fatturato di circa 30 milioni. Apple Italia avrebbe dovuto pagare al fisco 5,5 milioni di euro, che però sono diventati 2,5 in quanto la società ha un credito fiscale a causa delle perdite di 11,5 milioni di euro di Apple Retail.

Proprio Apple Retail, infatti, guadagna molto (250 milioni di dollari), ma registra perdite pari a 11,5 milioni a causa del pagamento a beneficio di Apple Ireland che vende materialmente ad Apple Retail Italia i vari dispositivi, per un valore di 196 milioni di euro.

Insomma, un giro di affari complesso che ora è al vaglio degli inquirenti.

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