Un’alternativa, commerciale, al Launchpad di casa Apple che promette di far dimenticare, in un solo colpo, Finder, Spotlight, Stacks e Dock… c’è da crederci?
Di profeti ne è pieno il mondo e il nostro Paese è un ricettacolo di nuovo esegeti con “la verità delle verità”, la soluzione definitiva, la cura ad ogni male che di certo non abbiamo necessità di varcare confine per trovare nuove fonti di ispirazione.
Nel mondo delle apps lo scenario è il medesimo e spesso abbiamo assistito a strombazzate degne dei migliori comizi su iperboliche funzionalità in grado di cambiare l’esperienza di uso quotidiana, di farci lasciare le vecchie “usanze” per nuovi approcci, di offrirci il necessario per sfruttare fino all’ultimo pixel del monitor e ciclo-CPU/GPU del nostro Mac. L’offerta di oggi si focalizza sul modo in cui interagiamo con le applicazioni ed i documenti presenti sul sistema, proponendosi di rimpiazzare Finder, Spotlight, Stacks e Dock… proposito ardito e risultato ottenuto per QuickPick?
Partiamo subito con il piede sbagliato, giusto per chiarire: ambire a sviluppare un’applicazione che debba sostituire in toto strumenti di sistema, gratuiti e soprattutto in italiano senza preoccuparsi di localizzarla almeno nelle lingue principali non è proprio il massimo e difatti non è presente, quindi o si ha a cuore la lingua di Albione o si può tranquillamente pensare alla promo che verrà. Le funzioni? Araelium Group non le fa mancare tuttavia nonostante nei video sembra imperi il panta rei, che tutto scorra in modo lineare, i commenti non sono incoraggianti e la mancanza di risposta da parte della software-house di certo non un segnale positivo…
Ma procediamo con ordine… QuickPick è in grado di:
- Lanciar direttamente un’applicazione o aprire un documento semplicemente selezionandolo dalla finestra principale del programma: con il programma in esecuzione QuickPick si nasconderà per poi riapparire a comando (combinazione di tasti rapidi o permettere di passare ad altra applicazione sempre usando la tastiera);
- I file possono essere inseriti su QuickPick tramite drag&drop e rimossi con la medesima azione nonché organizzati in varie schede…
che forse rappresentano l’unica valida giustificazione all’acquisto (almeno fino a quando Apple non provvederà a “prendere in prestito” anche questa feature).
La ricerca delle applicazioni o dei file gestiti può essere avviata con la digitazione di parte del nome di quanto desiderato tuttavia non è possibile includere tag né definire filtri “smart” dinamici… se a queste limitazioni aggiungiamo che il programma costa 10 dollari (prezzo pieno, in promozione sono $4,99), non è localizzato in italiano, ha problemi con i display Retina, il team è latitante a fornire chiarimenti (l’osservazione risale a circa 2 mesi fa) e non troviamo il classico bollino di compatibilità con Gatekeeper la visione d’insieme propende per un test-drive con la versione dimostrativa prima dell’eventuale acquisto.
La promozione è valida fino a domani quindi c’è eventualmente tutto il tempo per provare il programma sul proprio sistema.