Una valida alternativa al ben piu’ noto 1Password che vanta numeri e funzionalità da primo della classe in ambito di protezione dei nostri dati sensibili.
La domanda ricorrente nei tormenti in classico stile tormentone estate è “ma cosa fa mSecure che già non faccia 1Password?”. In cosa si differenziano? La risposta… non prima di excursus sull’applicativo flagship di mSeven Software LLC, software-house nata proprio per promuovere al meglio mSecure e garantire quel livello di sicurezza che un supporto tecnico sempre presente, revisioni software al passo con tempi e i sistemi operativi della Mela, ma soprattutto la tempestività nel correggere bug e implementare nuove funzioni richieste della community, possa assicurare.
mSecure si prende gli onori e tutti gli oneri di custodire i nostri dati sensibili mettendo in campo quanto di meglio la tecnologia possa offrire tanto su Mac OS X quanto sui terminali con iOS ma è disponibile il porting anche per l’ambiente microsoftiano e la comodità, per chi ne avesse bisogno, è rappresentata dalla totale interoperabilità delle due piattaforme, il che riduce al lumicino il rischio che i nostri dati siano salvati in piu’ luoghi e forme (senza parlare del fattore “consistenza”, ovvero che quanto archiviato in un database sia in linea con l’altro).
I dati predefiniti archiviabili sono 17 fra cui:
- Carte di credito
- Account email
- Dati di logon per i siti Web
- Dati di compilazione per i moduli Web (anche sicuri)
ma possono esserne definiti di personalizzati, il tutto naturalmente in un ambiente “ultrasicuro” da far scoraggiare anche il piu’ temerario degli hacker poiché si parla di algoritmi di cifratura Blowfish a 256bit (mai crackato per la cronaca…), della possibilità di abilitare un sistema di autodistruzione stile Mission Impossible in caso di forzatura o, aspetto non banale considerando le distrazioni a cui siamo soggetti, l’autolock a perdita di focus (ovvero passando da un’applicazione ad un’altra è possibile viene posto il lucchetto sui dati).
Sulla sicurezza, quindi, c’è poco da argomentare e anche sulle nostre “distrazioni” a cui sopperisce l’utile funzione di blocco-automatico ma mSecure non è solo blindato perché con le ultime release ha migliorato in modo massiccio il supporto per i terminali mobili ed i sistemi computer in remoto tramite Dropbox Cloud, una soluzione per la sincronizzazione che permette di avere a portata di Internet il nostro database di password e dati personali, tutto, rigorosamente, rispettando i pilastri di sicurezza finora esposti.
Il meccanismo di sincronizzazione è simile ad iCloud, quindi qualsiasi modifica apportata da uno dei terminali connessi viene immediatamente aggiornata agli altri che condividono il medesimo account.
Sicurezza, protezione, sincronizzazione… cosa manca all’appello? Sicuramente la possibilità di poter beneficiare di quanto in un ambiente che sia gradevole, semplice e funzionale: l’interfaccia grafica messa a punto da mSeven Software LLC è stata concepita proprio per evitare l'”effetto smarrimento”, quella sindrome del “salvo qui ma anche lì” che spesso compulsivamente guida la digitazione sulla tastiera poiché non certi di aver effettivamente immesso il dato dove pensavamo oppure di averlo fatto ma non con tutte le informazioni realmente necessarie.
I client di accessori per computer e smartphone sono due progetti a sé stanti, non l’adattamento del primo sul secondo come in altri lidi, il che permette, realmente, di godere su ciascuno di un ambiente di utilizzo ideale.
In definitiva? La domanda torna a galla… meglio mSecure o 1Password? Potendo spendere, la proposta di Agile Software (1Password) è sicuramente piu’ completa, piu’ rodata e supportata anche da servizi online per l’autenticazione ma ha un costo piu’ che doppio di mSecure ovvero 50 dollari contro $19,99 che con la promozione in corso diventano meno di 10 euro (9,99 dollari) anche se per una sola giornata.
Il nostro consiglio è di scaricarli entrambi e valutare se il plus delle funzioni offerte da 1Password valga il costo superiore (oggi in particolare) tenendo però ben a mente che a vigilare sulle nostre informazioni dobbiamo essere noi stessi in primis, evitando di fornire dati nei moduli online e accertandoci che quando inseriti siano gestiti da server con protocolli cifrati.
Per acquistare il programma o scaricare la versione dimostrativa rimandiamo direttamente a questa pagina.