Nella notte il giudice Lucy Koh ha respinto la richiesta di annullamento della class action contro l’accordo di “non rubarsi i dipendenti”.
Nel corso di gennaio si era parlato del ritrovamento di una serie di documenti che testimoniavano un precedente accordo tra diverse aziende del settore con il quale si impegnavano a non “rubarsi i dipendenti”. La conseguenza è che i poveri lavoratori si vedevano uno stipendio più basso e le società potevano risparmiare, in quanto nessun altro li avrebbe assunti. In seguito ad una indagine da parte del Dipartimento di Giustizia, lo stato aveva trovato un accordo con le suddette realtà tramite il quale si intimava alle aziende di smettere qualsiasi comportamento sospetto.
Parallelamente all’indagine ufficiale è stata portata avanti una Class Action di 5 ingegneri che reclamavano quanto ufficialmente contestato dal DOJ; con il passare dei giorni, Apple e Google hanno inviato la richiesta di annullare il tutto facendo cadere l’accusa da parte dei singoli lavoratori. Questo era quanto si aspettavano le aziende, nella nottata è arrivato il verdetto del giudice distrettuale Lucy Koh, con il quale ha sottolineato come il comportamento sia stato illegale e la class action debba proseguire.
Ricordiamo che oltre ad Apple e Google, sono state citate anche Adobe System, Intuit, Walt Disney, Pixar, Lucasfilm e Intel.
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