Apple ha aggiornato il proprio sito con nuove informazioni sui propri impegni per ridurre le ore lavorative extra degli operai nelle fabbriche cinesi all’interno della propria catena di fornitura.
I nuovi dettagli, diffusi mediante il sito ufficiale, fanno riferimento ai tentativi della compagnia di ridurre le ore di straordinari e le settimane di lavoro degli operai nella propria catena di fornitura sottolineando come sia stata raggiunta una conformità del 95% rispetto alle 60 ore di lavoro settimanali. Sembra che i risultati siano molto buoni soprattutto visto come tra gennaio e febbraio ci sia stato un aumento nel rispetto dei nuovi limiti lavorativi dall’84% all’89% con 48 ore settimanali di media sostenute dai lavoratori, e nel mese di marzo la compagnia ha stretto ancor di più arrivando ad una conformità del 95%.
Apple ha inoltre fatto sapere di aver ampliato il numero di fabbriche e strutture esaminate, forte anche dei risultati mostrati fino ad ora, comunicando come ora vengano sottoposti a controllo oltre 800.0000 lavoratori, con un aumento quindi rispetto ai 500.000 esaminati nel precedente rapporto; nonostante tale aumento, tuttavia, la compagnia avrebbe rilevato una percentuale di conformità del 91% nel mese di marzo.
Ricordiamo che Apple negli ultimi mesi ha operato in modo più trasparente in merito alla propria catena di fornitura nel tentativo di respingere e smentire le critiche rivolte alla compagnia sulle precarie condizioni lavorative degli operai nelle fabbriche cinesi. In tal senso infatti è stata stretta una partnership con la Fair Labor Association, a cui è stato anche permesso di entrare ed esaminare le fabbriche ed i lavoratori alla ricerca di violazioni e con lo scopo di analizzare le condizioni di quest’ultimi. Lo stesso Tim Cook ha commentato l’operato di Apple in merito in una conferenza di febbraio: “Nessuno sta facendo di più di Apple per migliorare le condizioni lavorative in Cina” ha dichiarato il CEO dell’azienda.
Logicamente si potrà fare ancora molto ed ottenere importanti risultati, ma fino ad ora Apple risulta una delle aziende più trasparenti ed impegnate sotto quest’aspetto con lo scopo di migliorare le condizioni dei lavoratori cinesi nelle fabbriche dei propri fornitori.