M5 Ultra in arrivo su Mac Studio nel 2026

Apple preparerà il chip M5 Ultra per Mac Studio nel 2026, con possibile arrivo anche su Mac Pro.

Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo chip M5 Ultra debutterà nel 2026 su Mac Studio e, con alte probabilità, sarà il cuore del prossimo Mac Pro. Una scelta che chiarisce due cose: l’assenza di M4 Ultra non è stata un incidente di percorso e la strategia “a onde” di Apple continua a privilegiare i cicli davvero significativi.

Apple ha già presentato M5 sui MacBook Pro, mentre le varianti M5 Pro e M5 Max sono attese a inizio 2026. Coerentemente con lo storico delle generazioni passate, M5 Ultra arriverà successivamente: una finestra plausibile va dall’inizio dell’estate all’autunno 2026. Tradotto: chi punta al top assoluto su desktop dovrà attraversare almeno un semestre di attesa, con la certezza però che l’upgrade sarà tangibile anche rispetto a M5 Max.

Il “giallo” dell’M4 Ultra ha una spiegazione tecnica molto semplice: M4 Max non integrava il connettore UltraFusion necessario per “fondere” due Max in un Ultra. Apple lo ha detto chiaramente e, di fatto, ha ribadito che non ogni generazione avrà la sua variante Ultra. In altre parole, se l’architettura o la pianificazione di prodotto non giustificano un Ultra, Apple salta un giro senza farsi problemi.

Cosa può portare davvero M5 Ultra

Qui entriamo nel merito. L’esperienza delle generazioni M1 Ultra e M2 Ultra è una buona bussola per immaginare M5 Ultra:

  • CPU: incremento dei core ad alte prestazioni e di quelli ad alta efficienza, con scheduling più aggressivo sui carichi multicore prolungati. Il punto non è il picco, ma la sostenibilità termica: su Mac Studio è la chiave che distingue un buon boost da un salto di piattaforma.
  • GPU: scaling più efficace su pipeline complesse (render, simulazioni, denoise, upscaling), con vantaggi netti in Final Cut Pro, DaVinci Resolve, Blender e nei motori in tempo reale.
  • Neural Engine / NPU: aspettatevi un aumento deciso dei TOPS e, soprattutto, latenza e throughput migliori su modelli in locale (speech-to-text, image/video understanding, upscaling, generative). In questa fase storica è l’elemento che “sblocca” workflow ibridi AI + video/foto.
  • Media engine: più motori dedicati e profili codec aggiuntivi a frame rate elevati per gestire timeline 8K/RAW e proxy più leggeri, senza sacrificare qualità.
  • Memoria: banda unificata superiore e tagli RAM più generosi; su Ultra questo fa la differenza con asset voluminosi, cache ampie e modelli AI residenti.
  • I/O e display: ci aspettiamo più linee ad alta velocità e supporto multi-display ulteriormente ampliato, in vista dei nuovi monitor Apple in sviluppo.

Le indiscrezioni parlano anche di due nuovi display Apple in lavorazione. Non stupirebbe un lancio coordinato con Mac Studio 2026, con pannelli capaci di sfruttare refresh elevati, HDR più spinto e magari funzioni “pro-video” lato connessioni e sincronizzazione.

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