Bloomberg non sembra avere dubbi e afferma che Apple lancerà il suo primo Mac con processore ARM personalizzato già nel 2021.
Riprendendo un rumor dell’analista Ming-Chi Kuo, anche Bloomberg ritiene che nel 2021 saranno lanciati i primi Mac con processore ARM personalizzato e sviluppato da Apple. L’azienda sta già lavorando a una gamma di chip destinati ai futuri Mac e il primo di questi sarà realizzato con processo di fabbricazione a 5 nanometri e integrerà 12 core: 8 core ad alte prestazioni e 4 core ad alta efficienza.
Secondo Bloomberg, questo processore a 12 core sarà molto più veloce rispetto alla gamma A13 attualmente presente sugli ultimi iPhone e iPad.
Per fare un confronto, il MacBook Air entry-level di Apple ha solo due core e anche i modelli MacBook Pro da 13 pollici di fascia media offrono solo CPU a quattro core. Naturalmente, ci sono più fattori oltre al semplice conteggio dei core che contribuiscono alle prestazioni complessive, ma questo sicuramente è un buon inizio per dare l’addio a Intel.
Questi progetto è stato denominato internamente “Kalamata” e porterà ad un sempre più stretto legame delle architetture tra i chip mobili e desktop di Apple. Non sorprende che Bloomberg affermi che il primo Mac con processore ARM di Apple potrebbe essere un modello MacBook entry-level, magari con schermo da 12 pollici. Il report aggiunge che l’obiettivo di Apple è realizzare chip ARM in grado di garantire prestazioni elevate per i MacBook Pro e gli iMac di fascia alta, ma questo non sarà possibile per il 2021.
Apple sta “esplorando” gli strumenti che consentirebbero alle vecchie app sviluppate per piattaforme Intel di continuare a lavorare sui nuovi Mac ARM in modalità di compatibilità. Apple rilasciò un’opzione di emulazione simile quando effettuò la transizione dai chipset PowerPC a quelli Intel.
Oltre ai miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza, l’addio di Intel aiuterà Apple ad avere un maggiore controllo sulla roadmap dei prodotti Mac. Negli ultimi anni, Intel ha spesso ritardato diverse volte la sua tabella di marcia per il rilascio dei chip, il che ha impedito ad Apple di integrarli sulla sui vari Mac nei tempi voluti.