Recensione Apple MacBook 2016: migliore, ma non ancora perfetto – VIDEO

In questi ultimi 20 giorni ho avuto modo di provare il nuovo MacBook da 12 pollici di Apple nella sua variante per il 2016. Rispetto alla versione 2015 non è cambiato tantissimo: fondamentalmente sono state migliorate le prestazioni, l’autonomia e il computer è ora disponibile anche nella versione Oro Rosa che è quella che ho qui con me. Basterà questo per rendere più appetibile il MacBook da 12 pollici? Scopriamolo nella nostra recensione!

Design

Bello lo era già nella sua precedente versione, ma il modello 2016, con questa colorazione Oro Rosa, ha una marcia in più. Fidatevi, è decisamente piacevole e meno estrema di come può sembrare nelle foto. Il nuovo MacBook è il portatile Apple più sottile, leggero e compatto che l’azienda offra in questo momento e rappresenta quindi la scelta migliore per chi desidera un ultraportatile da utilizzare praticamente ovunque.

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A catturare immediatamente l’attenzione è il bellissimo schermo Retina da 12 pollici in risoluzione 2304 x 1440 pixel che offre una qualità dell’immagine fantastica e anche una buona luminosità. Subito sotto lo schermo troviamo lo speaker che restituisce un ottimo audio stereo e un livello di volume davvero elevato.

Sul MacBook troviamo la nuova tastiera con meccanismo a farfalla che offre una corsa veramente limitatissima dei tasti: solo mezzo millimetro, contro l’intero millimetro offerto dalle precedenti tastiere Apple. All’inizio risulterà decisamente difficile scrivere con questa tastiera, ma una volta presa l’abitudine si riuscirà a digitare in modo davvero rapido e senza commettere errori. Altra caratteristica interessante della tastiera del nuovo MacBook riguarda la retroilluminazione: su questo Mac troviamo infatti un sistema di retroilluminazione che prevede un led per ogni singolo carattere, in modo da illuminare in modo sempre preciso lettere, numeri e simboli durante la digitazione in notturna.

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Più in basso troviamo il Trackpad di dimensioni piacevolmente generose e che include, come sui MacBook Pro, un sensore per la rilevazione dell’intensità del tocco, quella tecnologia che Apple chiama Force Touch e che su OS X ci consente di richiamare alcune comode scorciatoie e di gestire in modo intelligente la fruizione di determinati contenuti. In più, caratteristica molto gradevole seppur già vista sui MacBook Pro, potremo ridurre il suono del click nel Trackpad attivando una semplice impostazione software.

Sulla sinistra del computer troviamo il connettore USB di tipo C che rappresenta l’unica soluzione per collegare il Mac all’alimentazione o per connettervi periferiche esterne come schermi, hard disk, dispositivi mobili, fotocamere, ecc se si esclude l’ingresso jack per la connessione delle cuffie. Questa resta una delle più grandi limitazioni del MacBook, non tanto per la scelta (obbligata, date le dimensioni ridotte) di utilizzare uno standard ancora non del tutto maturo, ma soprattuto per il fatto che su questo Mac la porta USB-C resta una sola. Non sarà possibile, ad esempio, ricaricare il Mac e nel frattempo fare un backup su HDD dei nostri contenuti oppure scaricare delle foto tramite apposito adattatore e ricaricare l’iPhone collegandolo al Mac.

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Certo, ci sono soluzioni a questi problemi (oltre agli adattatori USB-C / USB Apple vende anche un adattatore USB-C Digital AV Multiporta che include una porta per l’alimentazione, una USB 3.0 e una porta HDMI) ma questa resta una limitazione veramente non da poco per un uso un po’ più avanzato di questo MacBook.

Seconda limitazione del MacBook riguarda la scelta, reiterata anche quest’anno, di includere un modulo iSight che registra video in risoluzione 480p sul nuovo MacBook. Inutile dire che la qualità delle video chat e degli eventuali selfie ne risentirà abbastanza.

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Terza limitazione, per me particolarmente importante e che se vogliamo si riconnette alla prima, riguarda la mancanza di un connettore MagSafe in favore della soluzione USB-C. L’attenzione che bisogna prestare al MacBook quando si trova in ricarica va di sicuro incrementata, perché su questo portatile non avrete la garanzia del caricatore magnetico che, in caso di necessità, si staccherà dal computer evitando di farlo cadere a terra.

Prestazioni

Rispetto al modello dello scorso anno, Apple dichiara di essersi concentrata sul miglioramento delle prestazioni di questo computer. Personalmente non ho avuto modo di provare la prima versione del nuovo MacBook, ma ho spesso letto fiumi di critiche su questo prodotto che veniva indicato da molti come una macchina poco potente e decisamente sovrapprezzata. Se sul secondo aspetto, calcolando anche alcune mancanze che il nuovo MacBook continua ad avere, posso condividere, sul primo aspetto, dopo un periodo di prova esteso, mi trovo decisamente in disaccordo.

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Lo scarto di prestazioni tra il MacBook del 2015 e quello del 2016 è, sulla carta, davvero ridotto e nei miei test il modello più recente si è sempre dimostrato affidabile e performante. Il nuovo MacBook include, infatti, un processore Core M di sesta generazione, configurabile nelle versioni Core M3 da 1.1 Ghz e Core M5 da 1.2 Ghz, 8 GB di RAM, una memoria flash da 256 o da 512 GB, più veloce rispetto al passato, e una scheda grafica Intel 515.

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Per il mio test ho utilizzato il modello con chip M3 e in questi 20 giorni di prova ci ho fatto davvero di tutto con il nuovo MacBook: dalla semplice consultazione delle pagine Internet con Safari e Chrome alla gestione della posta con Mail; dal montaggio di video in 1080p e in 4K in Final Cut all’esportazione degli stessi; dall’utilizzo prolungato di Netflix fino all’utilizzo di Windows in macchina virtuale con Parallels Desktop. Insomma, ho stressato il nuovo MacBook esattamente come stresso quotidianamente il mio iMac. L’ho utilizzato per montare la maggior parte dei video che avete visto sul canale nelle scorse settimane e non mi è mai sembrato poco potente o non all’altezza della situazione, anzi!

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Durante l’utilizzo più spinto, la macchina non ha quasi mai scaldato, se non quando sottoposto ad uso veramente intensivo in fase di esportazione di un filmato a 1080p 60fps della durata di circa 10 minuti con Final Cut Pro X. Va inoltre ricordato che si tratta di un portatile fanless, ossia non provvisto di ventole per il raffreddamento.

Batteria

Parlando di autonomia, i consumi di questo MacBook sono davvero ridotti. Sono riuscito a montare e ad esportare ben 3 video in Full HD a 60fps portando la batteria dall’80% al 10%. Con il mio MacBook Air 11,6” del 2011 (che, ok, non sarà più giovanissimo, ma la batteria gode comunque di ottima salute) sarebbe bastato un unico montaggio e un’unica esportazione per consumare lo stesso quantitativo di batteria.

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Apple promette 10 ore di utilizzo della batteria del MacBook con un utilizzo blando (navigazione Internet, gestione mail, consultazione di app leggere, ecc) e l’autonomia reale del computer non si distanzia molto da queste previsioni.

Configurazioni

Il nuovo MacBook viene offerto in due configurazioni base: il modello più economico costa 1.499€ e viene fornito con processore Core M3, 128 GB di memoria flash e 8 GB di memoria RAM; mentre il modello con processore Core M5, 256 GB di memoria e 8 GB di memoria RAM viene a costare 1.829€. Ad entrambe le configurazioni si può aggiungere, in fase di ordine, il più potente processore M7.

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Conclusioni

Il nuovo MacBook del 2016 è di sicuro un miglioramento rispetto al primo ritorno della serie MacBook: quest’anno abbiamo un computer più veloce e con una migliore autonomia, ma rimangono tutti i limiti messi in mostra già un anno fa. Va considerato un aspetto: il listino Apple vede poco più in alto del MacBook il portatile top di gamma di Apple, ossia il MacBook Pro. Una macchina che non fa rinunce e che non ha praticamente nessun aspetto da invidiare al MacBook, eccezion fatta per la portabilità che, per carità, potrebbe proprio essere ciò che state cercando. Per chi è quindi il nuovo MacBook? Di sicuro per chi è alla ricerca di una macchina nuova, dal design ricercato e proiettata verso il futuro, ma anche per chi è alla ricerca di un ultraportatile da portare sempre con se e con cui non si deve scendere a compromessi.

Pro:

  • Design leggero e sottile
  • Disponibile in più colori
  • Ottimo schermo
  • Prestazioni migliorate rispetto al predecessore
  • Buonissima autonomia

Contro:

  • C’è sempre e solo un’unica porta USB-C
  • Fotocamera iSight a bassa risoluzione
  • Prezzo leggermente elevato
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