VirtualBox si aggiorna e diventa compatibile con OS X El Capitan

Circa un mese fa venne rilasciata la nuova versione 5.0 di “VirtualBox”, app che permette di virtualizzare un sistema operativo diverso da quello installato sulla nostra macchina Mac. Questo vuol dire che, in caso di bisogno, possiamo utilizzare Windows, Linux e altri OS senza dover necessariamente installarli tramite un’apposita partizione, ma sfruttare tutte le loro funzioni grazie ad una semplice virtualizzazione del sistema stesso.

Virtualbox

Dalla versione 5.0 di VirtualBox rilasciata circa un mese fa, gli autori di Oracle hanno continuato lo sviluppo della loro app adattandola adeguatamente al nuovo ed attesissimo sistema OS X El Capitan. Oltre alla piena compatibilità il nuovo sistema Apple per Mac, sono stati estinti alcuni bug che causavano errori involontari, migliorata l’interfaccia utente, i sistemi guest per Linux, il drag & drop e la possibilità di utilizzare cartelle condivise.

VirtualBox vanta ormai anni e anni di esperienza, considerato uno tra i migliori software gratuiti per la virtualizzazione dei sistemi operativi. VirtualBox risulta più comodo di BootCamp sotto vari aspetti, come la velocità di apertura di Windows, non necessita di riavvio, supporta l’accesso al file system di OS X ma, d’altro canto, si tratta pur sempre di una applicazione, il che vuol dire spazio occupato e risorse di sistema che comunque vengono tolte al nostro Mac. A differenza di altri sistemi di virtualizzazione, come ad esempio Parallels Desktop, risulta essere più leggero a livello applicativo e, soprattutto, rilasciato gratuitamente.

VirtualBox 5.0.2 richiede OS X 10.8 o versioni successive per poter funzionare correttamente sui nostri Mac. Per saperne di più e per procedere con il download, vi rimandiamo alla pagina ufficiale Virtualbox.org.

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