Un giudice federale statunitense ha respinto la richiesta di Apple, scegliendo di far procedere la class action sugli eBook.
Il giudice statunitense Denise Cote ha negato la mozione di Apple secondo cui 33 stati e territori non avessero prove sufficienti per citare per danni l’azienda californiana in merito al processo sul prezzo degli eBooks. Come parte della propria decisione, il giudice ha citato un precedente legale, insieme anche al suo verdetto risalente al mese di marzo, in cui veniva attribuito lo status di class action alle denunce degli utenti nel medesimo processo.
Ora che la richiesta di Apple è stata respinta, 33 stati e territori possono unirsi in un’unica class action contro la compagnia con una richiesta di risarcimento che può arrivare a raggiungere una cifra superiore agli 800 milioni di dollari. Ecco quanto dichiarato da Cote in merito al suo precedente verdetto:
Infine, la class action relativa certificata dal tribunale il 28 marzo 2014. Nel farlo, il tribunale ha attentamente esaminato e respinto ciascuna delle mozioni proposte da Apple contro la certificazione. Nessuna delle suddette mozioni evidenziava come i diritti di Apple fossero a rischio in una class action per un risarcimento danni verso una sua violazione delle leggi federali.
Il processo dedicato al risarcimento danni, che avrà luogo il 15 luglio, arriverà quasi ad un anno esatto dal verdetto di Cote in cui si riteneva Apple colpevole di aver cospirato con i 5 principali editori per inflazionare artificiosamente il prezzo degli eBooks venduti sull’iBookstore. In seguito al verdetto in questione, il tribunale ha applicato un’ingiunzione contro Apple in cui si richiedeva che la compagnia non sottoscrivesse alcun accordo illecito con aziende o editori, scegliendo inoltre di inviare un consigliere esterno – Michael Bromwich – che monitorasse le attività della compagnia californiana affinché fosse accertato che fossero rispettate le direttive del tribunale.
Per quanto riguarda la class action in questione, i legali sarebbero intenzionati a richiedere danni pari ad un totale di 840 milioni di dollari.
Fonte: AppleInsider