La gamma Mac di Apple, che da poco ha compiuto i 30 anni di età, è una componente fondamentale del mondo del computing moderno. Come per i dispositivi iOS, i computer Apple raramente hanno problemi, e questo è attribuibile al fatto che Apple progetta sia l’hardware che il software in-house. OS X, infatti, può essere eseguito solo su Mac, ma c’è stato un momento in cui questa esclusività poteva andare persa per sempre…
La storia, che sta facendo il giro della blogosfera mondiale, è stata pubblicata dallo scrittore giapponese Nobuyuki Hayashi, che da oltre 20 anni segue nel dettaglio tutte le vicende di Apple.
Lo scrittore è riuscito a parlare con l’ex presidente di Sony Kunitake Ando, il quale ha raccontato alcune riunioni con Steve Jobs. E’ doveroso ricordare che Jobs ha sempre avuto un debole per Sony (almeno la Sony degli anni 80-90), tanto da aver fatto diversi viaggi in Giappone per prendere spunto e migliorare la Apple dei primi anni.
Da uno di questi incontri, emerse una proposta sorprendente messa sul tavolo da Steve Jobs: portare OS X sui Sony VAIO. Tutto questo è accaduto nel 2001, quando Jobs incontrò Ando e altri dirigenti Sony alle Hawaii, durante una partita da golf.
I campi da golf sono famosi per essere stati teatro di diversi accordi ufficiosi tra tante aziende, e proprio in quell’occasione Steve Jobs buttò lì la proposta. Una proposta che fu come sempre teatrale, visto che Jobs, insieme ad altri dirigenti Apple, iniziò ad agitare e mostrare un Sony VAIO con OS X installato al suo interno. Ando rimase di stucco, e Jobs si disse pronto ad acconsentire l’installazione di OS X sui VAIO. Ovviamente la storia successiva è nota: di quella proposta non se ne fece nulla, malgrado Steve Jobs stimasse molto la linea VAIO. Anche Sony, dopo le ottime vendite del prodotto, raffreddò la cosa, e alla fine OS X rimase esclusiva dei Mac.
Come sarebbe stata la storia di Apple, se OS X fosse stato aperto anche ad altri produttori?