Aumenta l’Equo compenso a favore della SIAE: più tasse sulle memoria di massa

Con un emendamento presentato da alcuni parlamentari del PD, nella nuova legge di Stabilità viene inserito un aumento per i compensi di copia privata destinati proprio alla SIAE.

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Questa tassa preventiva colpisce tutti i supporti multimediali, dagli hard disk al laptop, fino ad arrivare agli smartphone. Con l’emendamento varato in questi giorni, l’Equo compenso introdotto nel 2009 subisce un aumento, con un aggravio sul prezzo che va dai 90 centesimi di euro per gli smartphone, fino ai 30€ per le memoria da più di 250GB integrate in dispositivi multimediali come gli iPod (per il modello da 160GB l’aumento sarà di 16€) e ai 50€ per gli hard disk multimediali in commercio.

L’idea dell’aumento è venuta a quattro parlamentari del PD (Franco Ribaudo, Magda Culotta , Antonino Moscatt e Liliana Ventricelli), con il benestare del presidente della SIAE Gino Paoli. L’aggiunta alla legge già esistente è il comma 167-bis:

Al fine di sostenere il diritto d’autore e le attività dello spettacolo, dall’entrata in vigore della presente legge, i compensi previsti per ciascuno degli apparecchi o supporti di cui al comma 1 dell’articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633, sono aggiornati, con il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di cui al medesimo articolo 71-septies, in misura almeno pari alle corrispondenti medie europee accertate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sentita la Società Italiana Autori Editori (S.I.A.E.), e calcolate con esclusivo riguardo ai Paesi Europei nei cui ordinamenti è prevista la remunerazione della riproduzione privata ad uso personale. Il 50 per cento dell’eventuale incremento rispetto all’esercizio 2012 dei compensi ripartibili annualmente alla S.I.A.E ai sensi dei commi 1 e 3 dell’articolo 71-octies della legge 22 aprile 1941, n. 633, è destinato dalla S.I.A.E. stessa, d’intesa con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al sostegno delle attività previste dal comma 2 dall’articolo 2 dello statuto della S.I.A.E.

 In pratica, con questo emendamento si vuole portare nelle casse della SIAE non più i 50 milioni di euro annui come dal 2010 ad oggi, ma arrivare a ben 100 milioni. Il 50% di queste risorse dovrebbero servire a favorire le attività  dei giovani artisti.

Certo, su un iPhone l’aggravio di un euro peserà poco, ma sugli altri supporti il peso si farà sentire…

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