I nuovi MacBook Air spinti dalla nuova generazione di processori Intel Haswell riescono a garantire prestazioni eccezionali in lettura e scrittura dal proprio disco SSD tanto che i francesi di MacBidouille, che stavano testando il dispositivo con i primi bench, inizialmente hanno pensato che si trattasse di un bug nel loro software di prova. Una seconda prova con un diverso software ha rivelato, invece, che non si tratta di nessun errore. Le prestazioni garantire dai nuovi MacBook Air raggiungono un picco addirittura superiore alla bandwidth garantita da Sata 3. Com’è possibile?
Il segreto, secondo quanto riportano i ragazzi di Anandtech, è nella nuova connessione adottata per collegare il disco SSD. Sui nuovi MacBook Air, infatti, Apple avrebbe adottato la stessa connessione PCIe con cui ha realizzato il collegamento tra SSD e motherboard sui nuoi Mac PRO.
Sul fronte dello storage, Apple porta ufficialmente anche sui nuovi Air dischi SSD basati su PCIe invece delle classiche unità SATA. Una rapida occhiata al sistema profiler di OS X rivela una interfaccia PCIe 2.0 capace di una banda di ben 1Gb/s per direzione.
PCIe (Peripheral Component Interconnect Express), è lo standard già utilizzato nello slot per ExpressCard presente in alcuni computer portatili in grado di offrire un collegamento diretto con la scheda madre senza il collo di bottiglia creato da un interfaccia SATA (SATA 3 ha, infatti, una banda di poco superiore a 600 MB/s).
Picchi teorici raggiungibili solo da bench specifici? Parrebbe di no. I test di AnandTech hanno confermato i risultati di MacBidouille, con velocità ancora più elevate sul trasferimento di file più grandi. E’ la prima volta che una soluzione del genere viene implementata in dispositivi mainstream.
L’impressione già avuta ieri è quella che, per questo keynote, Apple abbia davvero fatto le cose per bene.