“Squadra che vince non si cambia”, “la semplicità prima di tutto”, “piccoli passi per innovare senza rivoluzionare”… il Finder soddisfa i requisiti di gran parte di noi utenti ma se alla base ci fosse soltanto la non consapevolezza di alternative e add-on?
Forse mai come in questo periodo si potrebbe salire sul banco degli inquisitori per una requisitoria sulla perduta magia di Cupertino, su quella, categorica, mancanza di “effetto wow” che lasciava basiti alla presentazione di ogni prodotto, di ogni nuovo software, di ogni guizzo creativo e rivoluzionario a cui la compagnia del genio-visionario Jobs ci aveva abituato.
Apple ha tutte le carte in regola per tornare a stupirci e se sul fronte hardware l’attenzione si è calamitata sul duopolio con Samsung, in ambito software, considerando quanto proposto da Microsoft con Windows 8 (anche in virtu’ della notevole riduzione del prezzo di acquisto, guardacaso in stile Apple…), le cose non sembrano ispirare oasi felici: Apple deve svegliarsi da questo torpore ovattato dai record di vendita, dalle azioni che salgono in modo vertiginoso e, a mente lucida, ingiustificata, da quel guscio che finora l’ha resa lo status symbol di ogni mercato tecnologico e che, come Crono nella mitologia greca, rischia di mangiare i suoi stessi figli.
Tra le tante aree in cui potrebbe intervenire, su Mac OS X (OS X), avrebbe modo di svecchiare il Finder che, sia chiaro, funziona perfettamente già così ma che guardando alle alternative sul mercato (prima fra tutti Path Finder), risulta obsoleto.
Per dare ossigeno alla navigazione fra file e cartelle potremmo, senza tradire il Finder, valutare l’utilizzo di software aggiuntivi che in modo simbiotico, si integrino con il resto dell’interfaccia, aggiungendo utili scorciatoie, rimandi, collegamenti e pulsanti per velocizzare “il browsing” e soprattutto risparmiarci sforzi mnemonici inutili. Oggi, approfittando della promozione del giorno, presentiamo Default Folder X, non proprio l’ultimo arrivato ma decisamente il capostipite di una famiglia di applicativi che, con le prerogative di cui sopra, possono migliorare le sessioni di lavoro sul Mac o quelle di svago nel tentativo (spesso vano…) di organizzare i contenuti scaricati.
Nel concreto, si tratta di una toolbar (barra degli strumenti) che va ad affiancarsi ad ogni finestra del Finder aggiungendo poche ma utili macrocategorie:
- Utility. In cui è possibile assegnare Default Folder a, virtualmente, qualsiasi applicativo o definire delle azioni da eseguire anche scriptate (ovvero con piu’ comandi in successione);
- Computer. Un modo fulmineo per gironzolare nei volumi montati sul Mac con una struttura di tipo gerarchica;
- Favorites. Abbiamo delle cartelle che visitiamo frequentemente? E’ possibile aggiungerle e rimuoverne dei collegamenti alla stregua dei Preferiti di Safari;
- Recents. Cosa abbiamo visitato di recente? Anche qui, in modo del tutto simile alla Cronologia di navigazione, le ultime 100 cartelle visitate, ordinabili per data o nome;
- Finder Windows. L’integrazione delle finestre del Finder nel programma, per operazioni di apertura e salvataggio, in modo trasparente.
In aggiunta alla toolbar, Default Folder X migliora anche le funzioni offerte da Spotlight e, piu’ in generale, nel modo di navigare tra i file in quanto è possibile, ad esempio, definire dei tasti di scelta rapida per richiamare cartelle o azioni, il tutto grazie alla flessibilità offerta dalle singole voci di menu. Se a questi “enhancement” aggiungiamo che l’impatto sulle prestazioni del sistema sono irrisorie e che con l’ultimo aggiornamento è stata raggiunta la piena compatibilità con OS X 10.8.x non possiamo che convenire come Default Folder X meriti il tempo necessario a spulciare la versione dimostrativa, scaricabile dalla pagina della promozione, dove, fino a domani potremmo acquistare il programma per 19,95 dollari anziché $34.95 (lo sconto è pari al 44%).