Supporti danneggiati o dati cancellati accidentalmente? Data Rescue, oggi in promozione, è giunto a salvarci!

Non ci accorgiamo dell’importanza delle cose, o delle persone, fino a quando non le perdiamo… ed nel mondo informatico tra guasti hardware, cancellazioni involontarie o formattazioni da crisi compulsiva è facile ritrovarsi con un rosario in mano.

C’è poco da filosofeggiare: quando qualcosa è destinata ad andar male o ci accorgiamo che sta prendendo una “piega” imprevista, come da buon Murphy, può solo peggiorare e ogni tentativo di recuperare altro non fare che accelerarne la fine. Il settore dell’informatica ha forse nelle fotografie digitali il paradigma di questo adagio: fino a quando si scattavano foto con Polaroid (amen…) o piu’ in generale avvalendosi di rullini e si stampavano, su carta, era difficile perdere in un attimo interi album, ricordi, anni, ed i film andavano a nozze con le gesta incendiarie del tipo/tipa lasciato/a di turno, delle forbici che separavano amori appassiti, di foto modello post-it che tappezzavano frigoriferi o in versione, gigantografia, intere pareti.

Ora i nostri ricordi sono su schedine di memoria, hard disk, pendrive e sono costruiti a partire da una serie quasi infinita di 0 ed 1 che hanno nell’immateriale, nell’etereo, la loro essenza, nella virtualità di essere ovunque la loro forza e, per converso, il loro punto di debolezza: i “disastri” informatici, infatti, sono come i postini, prima o poi suonano alla porta, ma le missive portate non sono di certo buone novelle.

Cosa fare in tali situazioni? Come poter recuperare, ad esempio, un supporto inizializzato per errore, file cancellati e successivamente rimossi dal cestino, pendrive che inserite sui nostri Mac non vogliono saperne di montarsi?

La soluzione estrema non è quella di completare l’opera passando dal danno virtuale a quello materiale (a tal proposito sul Web c’è una letteratura da far rabbrividire…) né di chiudere tutto e rassegnarsi, perché i dati persi potrebbero essere di vitale importanza, sia che si tratti di materiale lavorativo sia di cose che toccano la nostra sfera personale. E’ possibile affidarsi a soluzioni professionali per il “data recovery”, compagnie che hanno clean-room in grado davvero di fare miracoli ma il cui costo d’intervento potrebbe tramutarsi in un salasso.

L’alternativa è cercare di recuperare quanto perso da soli grazie a software in grado di analizzare le unità interessate e tramite sofisticati algoritmi di recuperare e rendere “fruibili” i dati un tempo presenti. Su Mac i software dedicati al recupero dati non mancano, ma sicuramente Data Rescue ha un ruolo di leader nel mercato, per una serie di funzioni e caratteristiche che di qui a breve andremo ad illustrare.

Prodotto da Prosoft Engineering e giunto alla sua terza edizione, Data Rescue 3 ha il necessario per risolvere dove gli altri miseramente falliscono tanto da essere stato adottato da numerosi corpi delle forze armate statunitensi, in ambito forense o nei piu’ grandi servizi di intelligence. Diversamente dall’approccio adottato dai competitor, e qui uno dei motivi di questa larga “adozione”, Data Rescue non tenta di recuperare i dati cercando di riparare i supporti danneggiati/interessati, rendendo, in tal modo, impossibile adottare approcci differenti al recovery dopo una modifica non reversibile, ma sfruttando i suoi algoritmi analizza i singoli cluster alla ricerca dei file, riassembladoli anche se allocati in aree differenti e non contigue. L’algoritmo di recupero, inoltre, è in grado di identificare i singoli formati (quelli al momento supportati sono oltre 100), permettendo già solo dall’intestazione (header) del file di capirne la natura ed individuarne all’interno del disco i segmenti mancati. Questa caratteristica non solo aumenta drasticamente la possibilità di recupero, ma permette anche di fare ricerche filtrate, concentrando tempo e risorse unicamente sui file di cui si ha necessità (ad esempio, avendo cancellato delle fotografie, si potrebbe restringere il campo al formato JPEG o PNG). La lista dei formati supportati è copiosa e certosinamente riportata su questa pagina.

Data Rescue, inoltre, come i migliori software professionali, è in grado di: eseguire una copia 1:1 dei supporti in cui eseguire il recupero, offre varie modalità di analisi prendendo in considerazione il tempo a disposizione (analisi rapida) o la qualità della scansione (analisi in profondità), riconoscere nuovi file non supportati dalla release in uso tramite la funzionalità unica FileIQ e, soprattutto, rendere tutto a nostra disposizione con una interfaccia grafica semplice ed immediata.

Con la promozione valida fino a lunedì è possibile acquistare il programma usufruendo di uno sconto pari al 60%, ovvero spendere 39,99 dollari (anziché quasi $100) per portarsi a casa uno fra i software migliori sulla piazza (e per certo garantirsi qualche anno di salute in piu’…).

Promozione e versione dimostrativa sono disponibili a partire da questo indirizzo.

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