Il noto giornale New York Times ha diffuso interessanti informazioni non solo sulle operazioni Retail di Apple e sui suoi impiegati.
All’interno dell’articolo il New york Times ha analizzato in modo approfondito le operazioni Retial di Apple offrendo anche un paragone tra lo stipendio di un dipendente ed il fatturato generale della compagnia derivato dalla catena di vendita. Secondo quanto emerge dall’analisi del NYT pare che gli impiegati siano sottopagati come sottolineato dal paragone dello stipendio medio annuo di ciascun impiegato pari a 25.000$ a fronte di una media di 473.000$ guadagnati da Apple grazie ad ogni impiegato nel settore retail e alle strategie di Cook.
Nonostante il quadro inizialmente dipinto, il NYT sembrerebbe successivamente tornare sui propri passi affermando come Apple paghi i propri retailers sopra la media, offrendo loro diversi benefici come: denaro per l’istruzione universitaria, iscrizione in palestra, piano 401k (una tipologia di fondo pensionistico), assistenza sanitaria, grandi sconti sui prodotti e l’opportunità di acquistare azioni dell’azienda a prezzi ridotti.
Oltre a questo il nuovo SVP del Retail di Apple ha comunicato degli aumenti salariali fino al 30%, ma all’interno del report vengono anche diffusi interessanti dettagli sul settore retail di Apple:
- I manager di Apple dicono agli impiegato di voler vedere da parte 6 anni di lavoro;
- Questionari proposti agli impiegati presso il Genius Bar mostrano insoddisfazione con il proprio lavoro;
- Gli impiegati di Apple non trovano molte possibilità di spostarsi verso l’alto nella gerarchia a causa delle poche posizioni disponibili;
- Apple si è mostrata contraria alle commissioni degli impiegati ancor prima dell’apertura degli Apple Store. La decisione è stata presa per non creare competizione tra gli impiegati, qualcosa che secondo Apple avrebbe danneggiato le operazioni di vendita;
Chiunque fosse interessato può leggere l’intero articolo pubblicato dal New York Times direttamente a questo indirizzo.
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