Programma di richiamo per le unità SSD prodotte da Intel e Kingston con controller SF-2000

Ancora bug per le unità allo stato solido equipaggiate dal controller di LSI Corp. ed in attesa di firmware aggiornati, i due noti produttori di hardware pensano a tutelarci e… tutelarsi.

Su STM abbiamo affrontato a 360* l’argomento SSD, non solo sul fronte news, con le ultime novità sul mercato, ma anche con guide dedicate tanto alla sostituzione di unità DVD-RW con dischi allo stato solido quanto al pensionamento degli obsoleti dischi magnetici poiché il gap prestazionale è forse la piu’ grande delle sorprese degli ultimi anni.

E’ probabile, quindi, che tra i numerosi prodotti in commercio si sia optato per unità equipaggiate dal chipset SandForce SF-2000, attualmente tra i piu’ performanti ed apprezzati dagli assemblatori di hardware, come ad esempio Intel e Kingston che dopo la scoperta dell’ultimo, clamoroso, bug, hanno pensato ad una campagna di richiamo generale per tutti coloro ne facessero richiesta.

Procedendo con ordine, LSI ha notificato un bug nel firmware del controller che impedisce, secondo quanto riportato da Anandtech, di applicare la crittografia AES-256bit,  limitandola per tutte le funzioni in cui sarebbe richiesta alla piu’ blanda da 128bit. In attesa che LSI rilasci un aggiornamento in grado di risolvere il problema i due produttori hanno dichiarato che gli acquirenti di modelli appartenenti alla serie Intel 520SSDNow V+200 e KC100, acquistati prima del 1 luglio 2012, possono richiedere, entro il mese di ottobre 2012, la sostituzione del prodotto o il rimborso del costo sostenuto per l’acquisto.

Non vogliamo di certo creare allarmismi, considerando che la crittografia è utilizzata da pochissime persone, almeno in ambito “casalingo”, tuttavia abbiamo ritenuto necessario porre all’attenzione dei lettori l’opportunità della sostituzione, avendo, in piu’ di una occasione, consigliato il passaggio proprio alle unità SSD.

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