Nel corso del proprio intervento alla prima intervista della serie di conferenze del D10, Tim Cook ha affermato di essere realmente “scocciato” dalla cosiddetta guerra dei brevetti.
Ogni giorno vi raccontiamo di numerose dispute legali che Apple si trova a dover affrontare per difendere le proprie creazioni ed idee. Indubbiamente non sempre è l’azienda di Cupertino ad essere attaccata, infatti in alcune occasioni è avvenuto proprio l’opposto, ma per Tim Cook tale situazione è a dir poco una “scocciatura”.
Non possiamo spendere tutte le nostre energie per sviluppare un qualcosa e finire nell’osservare altri mettere il proprio nome su quanto abbiamo creato. Apple non vuole essere lo sviluppatore per il mondo. Il sistema dei brevetti è fondamentalmente sbagliato, nessuno dovrebbe essere citato in giudizio per tecnologie essenziali, come ad esempio la possibilità di connettersi alla rete 3G.
Apple non ha mai avviato dispute legali per brevetti riguardanti degli standard essenziali, questo perché noi vediamo un sistema completamente sbagliato ed inefficiente. Nonostante tutto, nessuna contestazione ci fermerà, continueremo a creare nuove tecnologie che ci permetteranno di superare ogni limite.
I riferimenti fatti dal CEO dell’azienda di Cupertino sono chiari, effettivamente più volte Apple è stata citata in giudizio per brevetti riguardanti standard essenziali per il funzionamento di un qualsiasi dispositivo. Ecco allora che la speranza di Cook è che il sistema cambi, ovvero che possa proteggere le realtà da “patent troll” il cui unico scopo è quello di speculare sulle tecnologie altrui.
E’ importante sottolineare come egli non faccia riferimento a tutte le dispute legali, ma solamente a quelle relative agli standard, vedete ad esempio la tecnologia che permette il collegamento alla rete 3G.