Un gruppo ambientalista cinese ha recentemente espresso un proprio parere positivo verso Apple elogiando i cambiamenti attuati rispetto a soli due anni fa.
Negli anni passati l’Istituto per gli Affari Pubblici ed Ambientali cinese è stato molto critico verso Apple, soprattutto in seguito ad un rapporto del 2010 in cui veniva accusata, insieme ad altre 28 compagnie, di aver causato problemi ambientali, e tra le suddette compagnie, sembra che l’azienda californiana sia stata l’unica a non rispondere. Dopo un nuovo rapporto dello scorso settembre, tuttavia, sembra che le cose siano cambiate portando Apple ad avere un approccio più comunicativo ottenendo così un riscontro positivo da parte di Ma Jun, presidente dell’IPE e nota ambientalista, almeno in base a quanto riportato dal Wall Street Journal.
Ma Jun ha deciso di rilasciare un commento in seguito alla notizia, uscita nella giornata di oggi, in cui si parlava di Apple e della volontà di controllare delle fabbriche cinesi per verificare il livello di inquinamento:
Pensiamo che siano cambiati molto e soprattutto che si stiano aprendo consentendo tali indagini. E’ un buon inizio ed un buon cambiamento, ma controlleremo attentamente per sapere cosa accade e se continueranno a mantenere tale apertura nel proprio atteggiamento.”
Già a novembre dello scorso anno Apple si è incontrata con alcuni gruppi ambientalisti cinesi nel tentativo di discutere le loro preoccupazioni in merito ai rischi per l’ambiente dovuti all’inquinamento: secondo i suddetti gruppi, infatti, la compagnia avrebbe fatto ricorso ad alcune scorciatoie causando un eccessivo inquinamento. Recentemente tuttavia Apple ha rivisto la propria posizione acconsentendo a diverse indagini all’interno delle fabbriche dei propri fornitori, soprattutto grazie anche alla collaborazione con la Fair Labor Association, per cui si tratta senza dubbio di piccoli ma importanti passi verso un atteggiamento più aperto e sicuro nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente.