Apple ed altre aziende come Pixar, Google, Lucasfilm, Adobe e Intel saranno presto protagoniste di una Class Action, in quanto si sarebbero accordate per non rubarsi i dipendenti e per ridurre, in questo modo, i propri costi e il salario dei lavoratori.
La causa era iniziata alcuni mesi fa, a seguito del ritrovamento di alcuni documenti contenenti testimonianze e comunicazioni tra i vertici delle varie aziende incriminate. In questi documenti appariva chiaro che le varie società si accordavano per evitare di rubarsi tra di loro i migliori dipendenti. In questo modo potevano essere sicure di non dover proporre contratti più remunerativi ai dipendenti richiesti da altre aziende al solo scopo di “convincerli” a rimanere.
Le società non hanno mai ammesso di aver applicato questa pratica illegale, eppure il Dipartimento di Giustizia ha patteggiato con loro un accordo secondo il quale le aziende si impegnano a non concludere accordi di questo tipo e a dare modo ai funzionari di controllare le pratiche di assunzione dei vari dipendenti.
Ora, però, la causa è passata sui privati, con una Class Action che verrà discussa nelle prossime settimane.