Dopo i disguidi ed i “falsi inviti” a sottoscrivere l’abbonamento per i nuovi servizi della Mela, un documento ufficiale fa luce sulla disponibilità in ogni singola nazione.
In queste settimane abbiamo assistito ad un vero e proprio balletto sulla disponibilità di iTunes Match e servizi annessi sul Vecchio Continente, con email, rigorosamente ufficiali, che invitano gli utenti della Mela a sottoscrivere un piano di abbonamento al servizio salvo poi riscontrare che si trattasse di un enorme disguido, un problema di cui non è ancora chiara l’origine che ha creato e sta creando non pochi grattacapi in quel di Cupertino. Al di là della gaffe, comunque planetaria, Apple è alle prese con i rimborsi degli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento…
… di cui non è noto il numero effettivo ma che, a quanto sembra, è di una certa valenza se i forums e i blogs non accennano a cambiare argomento.
Per porre quindi un freno al dilagare di questi “avvistamenti”, è stato creato un documento ufficiale, aggiornato in tempo reale in base alla disponibilità dei servizi “in the cloud”, con cui è possibile conoscere nel dettaglio quali feature sono disponibili nelle varie nazioni.
Allo stato attuale i Paesi in cui l’ecosistema è a pieno regime sono 17:
Australia, Belgio, Canada, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Mexico, Nuova Zelanda, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Regno Uniti e Stati Uniti d’America.
Dalla lista manca l’Italia e difatti le voci in tabella relative la nostra penisola sono desolatamente vuote….
quando invece stati che non ci saremmo aspettati, ad esempio l’Irlanda o la stessa Repubblica Ceca, offrono ai propri cittadini la possibilità di utilizzarli. Al resto dell’elenco, secondo segnalazioni giunte direttamente dagli utenti finali, mancherebbero alcune nazioni, una fra tutte il Brasile, in cui il servizio è attivo e accessibile il che ci induce a pensare che anche questa volta Apple abbia peccato di eccessivo zelo.
In attesa di avere informazioni ufficiali sul lancio italiano, continueremo a monitorare il documento, confidando che possa essere aggiornato con maggior cura.
Fonte: 9to5Mac