Steve Jobs candidato a “Uomo dell’Anno” per il TIME Magazine

Era inevitabile che accadesse… Jobs è stato in grado di scrivere la storia, la nostra storia, la storia di chi prenderà il nostro posto, ed è giusto che ora continui a vivere, per sempre, immortalato dal supporto che, ironia della sorte, proprio l’iPad ha cercato di scalzare.

STEVE JOBS, 1955 – 2011“: un nome, una data una foto con la sua creazione, la sua sfida, piu’ grande: è cosi’ che il TIME Magazine aveva omaggiato il genio creativo di Apple, venuto a mancare, a 56 anni, il 6 ottobre 2011 con una cover in una delle sue ultime pubblicazioni ma l’argomento non poteva esaurirsi cosi.

Nel corso del Nightly News su NBC, l’anchor Brian Williams, ha “ufficialmente” proposto la candidatura di Steve Jobs a  “Uomo dell’Anno” per la prestigiosa rivista statunitense, investitura che, qualora assegnata, creerebbe un precedente non da poco, in quanto sarebbe il primo riconoscimento conferito ad una persona non piu’ vivente.

Durante il dibattito su Time Video a cui hanno partecipato anche Time Rich Stengel, l’attore Jesse Eisenberg, l’attore Seth Meyers, l’avvocato Anita Hill, il candidato al Senato Elizabeth Warren, Grover Norquist, e lo chef Mario Batali si sono spese parole di stima ed ammirazione  per Jobs come ad esempio “lo spirito nuovo” intravisto da Williams o l’importanza dell’iPhone, paragonato da Batali addirittura alla Bibbia per la sua forza di cambiare il nostro modo di vivere e , entrambi a favore della candidatura, mentre per gli altri questo riconoscimento sarebbe addirittura riduttivo, proponendo un “Oscar alla carriera” come per gli attori dei film (Eisenberg).

Nella sua biografia autorizzata, curata da Walter Isaacson,  Jobs aveva rivelato che aspirava a ricevere questo premio, “tra i più prestigiosi negli Usa” ma il tributo del settimanale gli arrivò con la copertina pubblicata poco sopra, che non tanto valorizzava Jobs quanto focalizzava l’attenzione sul Personal Computer, primo oggetto inanimato a vincerla: “Mi mandarono la rivista con il Federal Express, e ricordo che aprii il pacchetto con la certezza di vedere il muso in copertina e invece c’era quel computer scolpito. Pensai: e questo? Poi lessi l’articolo ed era così tremendo che mi misi a piangere”.

A titolo di cronaca, lo scorso anno l’ambito riconoscimento è stato assegnato a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook mentre per Jobs, nello stesso anno, ci fu l’analogo riconoscimento da parte del Financial Times, lusinghiero sicuramente ma non come quello che, ne siamo certi, gli verrà attribuito.

 

Fonte: 9toMac

 

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