I truffatori stanno sfruttando il Mac App Store con app ChatGPT fasulle e non funzionante. In alcuni casi, si tratta di vere e proprie frodi.
Teoricamente, il Mac App Store di Apple è una vetrina digitale che esamina le app prima che vengano fornite agli utenti per il download. Sebbene le politiche e i controlli di Apple scoprano la maggior parte delle truffe, sembra che il grande afflusso di app di chat AI abbia fatto emergere alcuni sviluppatori poco onesti che l’hanno fatta franca, almeno per ora.
Un report del fine settimana di Alex Kleber sul “Lato oscuro del Mac App Store” rivela i risultati di un’indagine durata un mese su un gruppo di app che affermano di fornire servizi in stile ChatGPT.
Le app, ricercabili utilizzando parole chiave come “OpenAI” e “ChatGPT”, utilizzano titoli e loghi identici o molto simili a OpenAI, la società dietro ChatGPT. Riutilizzando colori, icone e loghi OpenAI, queste app danno l’impressione di essere legittime, ma non sono affatto collegate ufficialmente a OpenAI.
“La maggior parte di queste app non sono altro che imitazioni economiche o vere e proprie truffe che non mantengono le loro promesse”, scrive Kleber. “Queste truffe non solo ingannano gli utenti, ma offendono anche la reputazione degli sviluppatori legittimi e ostacolano la crescita dell’ecosistema di app sulla piattaforma macOS”. Con l’uso di trucchi di marketing fuorvianti e parole chiave utilizzate abilmente, tali app sono diventate tra le più scaricate su Mac App Store.
Kleber insiste che Apple dovrebbe assumere una posizione più severa nei confronti delle app, che spesso superano il processo di revisione senza problemi. In alcuni casi, le app sono estremamente simili tra di loro, con solo piccole modifiche per essere abbastanza diverse, quindi non si tratta di cloni veri e propri
Le app degli account degli sviluppatori Pixelsbay e ParallelWorld sono registrate dallo stesso indirizzo in Pakistan e condividono il 99% dello stesso codice. Inoltre, gli sviluppatori hanno persino utilizzato lo stesso stile di paywall per entrambe le app e senza un pulsante di chiusura in mostra.
“Questo comportamento di non fornire un pulsante di chiusura ai paywall può essere considerato una truffa”, afferma Kleber. “Mette gli utenti in una situazione frustrante in cui sono costretti a iscriversi o uscire forzatamente dall’applicazione per riprendere il controllo del proprio dispositivo.”
Kleber ritiene che le app facciano parte di una operazione più ampia volta a sfruttare la popolarità delle app di chatbot AI. “È allarmante pensare che truffe così sofisticate e ben coordinate possano essere perpetuate sull’App Store di macOS con poca o nessuna supervisione”, ha aggiunto.
Si ritiene inoltre che le app utilizzino tattiche particolari per ottenere recensioni positive, il che aiuta a spingere i titoli nell’App Store. Nel caso di ParallelWorld, l’app ha ricevuto più di 175 recensioni in un periodo di 24 ore, di cui 63 dal Mac App Store statunitense.
In questo caso, l’app ha richiesto agli utenti di votare l’app immediatamente dopo l’iscrizione all’applicazione e di farlo ogni volta che l’utente effettua una richiesta OpenAI, senza fornire all’utente il tempo necessario per utilizzare effettivamente l’app. Questa tecnica è effettivamente vietata nelle linee guida per la revisione delle app e nella documentazione di SKStoreReview.
Apple ha la responsabilità di mantenere standard alti per le app e condizioni di parità per tutti gli sviluppatori, ma le app truffa continuano a essere un problema costante per l’azienda, con tanti titoli che riescono a sfuggire ai controlli mentre altri sviluppatori vengono bloccati per molto meno.
In ogni caso, Apple sta lavorando per impedire alle app fraudolente di sfuggire ai controlli. Nel 2022, l’azienda ha affermato che i meccanismi di sicurezza hanno fermato quasi 1,5 miliardi di dollari in potenziali frodi e ha tenuto lontano dagli utenti 1,6 milioni di “app truffa”.