Il nuovo Mac Pro in arrivo entro la fine dell’anno dovrebbe presentare un design modulare come il modello 2019, ma con diverse preoccupazioni sulla sua possibile mancanza di aggiornabilità a causa del passaggio da processori Intel a processori Apple Silicon.
L’attuale Mac Pro Intel venduto da Apple è utilizzato soprattutto dai professionisti creativi grazie al suo design modulare e altamente aggiornabile. Si possono configurare processori Xeon con un massimo di 28 core e 64 corsie PCI Express, e fino a 1,5 TB di memoria ad alte prestazioni. Ha anche otto slot di espansione PCIe, mentre i moduli APX possono essere configurati con sei diverse GPU. Tutti i componenti possono essere aggiornati dopo l’acquisto.
Dato che secondo quanto riferito lo sviluppo del chip M2 Extreme è stato cancellato da Apple, il nuovo Mac Pro dovrebbe integrare il chip M2 Ultra, che è formato essenzialmente da due chip M2 Max collegati insieme, con una CPU fino a 24 core, una GPU fino a 76 core e almeno 192 GB di memoria unificata.
Ma è proprio questa architettura unificata che sta sollevando dubbi sulla modularità del Mac Pro tra i potenziali proprietari. All’inizio di questo mese, Mark Gurman di Bloomberg ha rivelato che, a differenza dell’attuale Mac Pro basato su Intel, il prossimo modello non presenterà RAM aggiornabile dall’utente perché la memoria è collegata direttamente alla scheda madre dell’M2 Ultra.
Ora, Gurman parla anche di altre limitazioni legate all’architettura unificata di Apple. Ad esempio, il prossimo Mac Pro potrebbe non avere GPU aggiornabili dall’utente, oltre alla RAM: “In questo momento i Mac Apple Silicon non supportano GPU esterne e devi utilizzare la configurazione presente sul sito Web di Apple”.
A parte lo spazio per le schede multimediali e di rete, rimane solo lo spazio di archiviazione come principale componente aggiornabile dall’utente nel Mac Pro 2023. Per quanto riguarda l’ampio spazio vuoto che rimarrebbe nel case tower, il cui design rimarrà simile, Gurman suggerisce che potrebbe ospitare un sistema di raffreddamento più grande, che lo differenzierebbe dal Mac Studio offrendo prestazioni significativamente più veloci.
Vale la pena notare che sull’argomento delle GPU non aggiornabili, Gurman sembra essere giunto a questa conclusione sulla base di un ragionamento logico piuttosto che di specifiche informazioni da fonti Apple. Ma se così fosse, la scelta di Apple potrebbe dissuadere gli aspiranti acquirenti dall’investire così tanti soldi in una macchina che non offre la stessa espandibilità del Mac Pro Intel.
Il Mac Pro attualmente parte da 6.599 euro, con la possibilità di arrivare a oltre 60.000€ con le varie configurazioni personalizzate.