L’ultimo report di Bloomberg afferma che alla WWDC 2022 di giugno potremmo vedere un nuovo Mac Pro con Apple Silicon.
Il chip M1 Max visto di recente sui MacBook Pro ha già fornito alcune indicazioni sulla potenza raggiungibile della nuova macchina, ed è probabile che il nuovo Mac Pro possa andare ancora oltre, rendendolo un prodotto molto atteso per la produzione video di fascia alta. Tuttavia, è molto probabile il modello 2022 possa essere meno aggiornabile rispetto al suo predecessore.
Abbiamo già visto quanta potenza può essere offerta dai chip Apple Silicon rispetto al Mac Pro 2019. I benchmark pubblicati il mese scorso mostrano che il MacBook Pro M1 Max esporta video ProRes tre volte più velocemente di un Mac Pro. Un nuovo pezzo di Macworld rileva che i benefici di questa integrazione dell’hardware Apple con il proprio codec ProRes vanno oltre il solo rendering:
Questo stesso vantaggio di velocità può essere applicato ad altri aspetti dell’editing video ProRes. Le attività intensive come la riduzione del rumore e la stabilizzazione in genere sono più veloci sull’M1 Max.
Tuttavia, non appena si rimuove ProRes dall’equazione, l’M1 Max perde il suo vantaggio, rimanendo notevolmente indietro rispetto al Mac Pro 2019 quando si tratta di riproduzione ed esportazione R3D Raw. Qui Apple avrà bisogno della forza bruta sotto forma dei presunti 128 core grafici.
L’altro grosso interrogativo rimane anche il fatto di forma che avrà il nuovo prodotto. Il Mac Pro 2013 era notoriamente limitato dai suoi limiti termici e dalla mancanza di una vera espandibilità. Il Mac Pro 2019, invece, ha risolto queste problematiche con tre enormi ventole per il flusso d’aria e diversi slot PCI Express.
Il modello 2022, invece, potrebbe fare un passo indietro in termini di aggiornabilità:
Un Mac Pro Apple Silicon potrebbe eliminare alcune di queste esigenze con la sua GPU ad alte prestazioni e il software ottimizzato. I problemi termici sono probabilmente nulli, poiché Apple Silicon è efficiente e il case del Mac Pro in genere consentirà un flusso d’aria migliore rispetto al MacBook Pro.
Con l’attuale design dei chip Apple, con tutto integrato, è difficile comprendere come Apple vorrà garantire agli utenti di Mac Pro la possibilità di aggiornare la macchina.
Il prezzo di vendita, invece, dovrebbe essere più conveniente, mentre il consumo energetico dovrebbe essere minore rispetto al Mac Pro 2019. Un prezzo iniziale più basso potrebbe essere compensato da una minore possibilità di aggiornamento. Questo potrebbe quindi “costringere” gli utenti a dover acquistare una nuova macchina quando avrà bisogno di aggiornare il suo hardware.
Insomma, per quello che è emerso finora il nuovo Mac Pro potrebbe non fare poi così tanta gola agli utenti di fascia alta, soprattutto a causa della scarsa aggiornabilità. Solitamente questo tipo di macchine vengono acquistate da professionisti del video che si aspettano di poter mantenere una macchina per molti anni grazie alla possibilità di aggiornarne le componenti.