Wacom chiede scusa per i driver che prendono informazioni sul Mac

Dopo la scoperta che i driver di Wacom registravano il nome di ogni app avviata su Mac e caricavano i dati su Google Analytics per ulteriori analisi, il produttore di tavolette grafiche ha rilasciato ieri una nuova dichiarazione.

Wacom chiede scusa e assicura che non sono state raccolte informazioni personali degli utenti.

driver wacom mac

Wacom fa sapere che non ha mai raccolto informazioni personali degli utenti e che i driver prendevano soltanto informazioni sul Mac: “I nostri driver raccolgono un campione di informazioni tra cui il numero di modello del Mac, l’utilizzo dell’hardware e i nomi delle app lanciate, con il solo scopo di assicurare una qualità superiore di sviluppo e di aggiornamento dei driver“.

L’azienda spiega anche che tutti i dati raccolti vengono resi assolutamente anonimi prima di essere caricati su Google Analytics per ulteriori analisi. Wacom non raccoglie le info su IP, indirizzo MAC o numero di serie del computer.

Inoltre, la raccolta di questi dati da parte dei driver è facoltativa ed è limitata ai soli clienti che hanno accettato di partecipare al Wacom Experience Program. Il problema è che la raccolta dei dati viene eseguita senza il consenso dell’utente e questo è ciò che ha messo Wacom al centro delle polemiche.

Di fatto, però, non sembrano esserci rischi per i dati personali degli utenti, anche perché il team di sviluppo e l’assistenza clienti di Wacom ricevono questi dati in forma aggregata, senza possibilità di collegarli ad un’identità specifica.

Wacom sottolinea poi che si impegnerà a proteggere maggiormente la privacy dei suoi utenti.

Per annullare il tracciamento da parte di Wacom, basta avvirea l’app Wacom Desktop Center, quindi disabilitare la funzione “Wacom Experience Program“.

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