Intel ha presentato sei nuovi processori delle serie U e Y di ottava generazione, tutti penasti per l’utilizzo su notebook. Si tratta dei probabili processori che vedremo in futuro su MacBook.
Presentati all’IFA 2018, i sei chip sono suddivisi tra la serie serie U “Whiskey Lake” e le serie Y “Amber Lake”. I prii sono rivolti ai notebook di fascia media, mentre i secondi sono pensati per tablet e notebook ultra-leggeri.
La serie U è guidata dal processore quad-core i7-8565U, che ha un clock di base da 1,8 GHz con aumento a 4,6 GHz in boost e una cache da 8 megabyte. Questo modello si unisce al processore quad-core i5-8265U con clock a 1,6 GHz non potenziato e a 3 GHz potenziato, con 6 megabyte di cache, e al modello i3-8145U, un processore dual-core con clock di base di 2,1 GHz, aumentato a 3,9 GHz, e una cache da 4 megabyte.
Questi tre processori integrano il supporto al Wi-Fi Gigabit, consentendo quindi di connettersi ad alta velocità alle reti wireless locali supportate. I chip includono anche il supporto per l’audio Dolby Vision HDR e Dolby Atmos e sono considerati così efficienti dal punto di vista energetico che un notebook che li utilizza può durare fino a 16 ore con una singola carica o fino a 19 ore con un sistema ottimizzato.
Intel ha anche incluso un nuovo DSP audio, che può consentire ai processori della serie U di lavorare correttamente con gli assistenti digitali, inclusi Cortana e Alexa.
I chip della serie Y includono i processori dual-core i7-8500 e i5-8200Y, ciascuno con velocità di clock base da 1,5 GHz e 1,3 GHz e rispettivamente con velocità di clock massima di 4,2 GHz e 3,9 GHz. Infine, l’m3-8100Y ha un clock di base di 1,1 GHz che può aumentare fino a 3,4 GHz.
Mentre i chip della serie Y non hanno molte delle nuove funzionalità della serie U, mantengono il supporto ad Intel Wireless-AC per le velocità Gigabit Wi-Fi, insieme al supporto eSIM se utilizzato con i modem Gigabit LTE di Intel.
Tutti i processori funzionano già bene, con la serie U che si dice abbia una potenza di progettazione termica di 15 watt, mentre la serie Y è impostata a 5 watt. Ciò rende entrambe le gamme estremamente attraenti per i produttori di notebook, con la serie Y che può essere integrata in prodotti sottili e leggeri con uno spessore inferiore ai 7 millimetri.
Nessuna delle due serie sembra realmente candidata per l’uso nella linea MacBook Pro, soprattutto a causa della mancanza del supporto LPDDR4 che avrebbe consentito ad Apple di utilizzare la memoria meno potente al posto della memoria DDR4. Il basso TDP e il DSP audio usati nella serie U hanno invece il potenziale per essere utilizzati in un aggiornamento dei futuri MacBook o MacBook Air.