Dopo un leggero ritardo nelle spedizioni, i primi iMac Pro a 18-core arriveranno nelle case degli utenti entro fine mese. Jonathan Morrison ha avuto la fortuna di mettere le mani su questo modello e di condividerne i primi benchmark.
Ovviamente, l’iMac Pro a 18-Core è un mostro nelle prestazioni multi-core, grazie alle quali raggiunge un punteggio GeekBench 4 di quasi 50.000. Queste prestazioni brillano nella pratica utilizzando app come Final Cut Pro X o ScreenSlow 7. Ad esempio, un’esportazione in bianco e nero di un video 8K Raw Pro di tre minuti ha richiesto solo 5 minuti e 51 secondi, rispetto ai 6 minuti e 34 secondi dei 10 core e ai 7 minuti e 22 secondi degli 8 core.
Come nota Morrison, questa differenza può sembrare minima quando si effettua una singola esportazione. Se, però, questo tipo di attività viene eseguita ripetutamente e per più volte al giorno, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, allora è in quel momento che i miglioramenti di velocità iniziano ad accumularsi, facendo risparmiare diverse ore al mese.
Non tutte le app hanno ovviamente bisogno di un super-iMac Pro multi-core per garantire ottime prestazioni, per questo il modello 18-Core è indicato solo per determinate categorie di professionisti. Proprio per questo motivo, Morrison afferma che l’iMac Pro a 10-core è quello che offre il miglior rapporto qualità-prezzo per quanto riguarda le prestazioni, dato che offre la più alva velocità single-core, offrendo al contempo numerosi vantaggi anche nelle prestazioni multi-core.
Le prestazioni single core sul 18-core probabilmente beneficiano del Turbo Boost da 4.3Ghz del processore 2.3Ghz, per questo probabilmente si vedrebbero prestazioni single core inferiori in un periodo prolungato rispetto ai suoi “fratelli “minori.