Di recente è stata scoperta una falla in alcuni chip Intel. Si tratta di un problema a livello di silicio, che sta obbligando i produttori dei vari sistemi operativi ad aggiornare il kernel e altre componenti software per risolvere il bug.
Il bug di questi chip Intel può causare rallentamenti delle prestazioni fino al 30%, oltre a problemi di sicurezza che possono includere accesso alle password e ai dati sensibili memorizzati nelle app e nella cache dei file.
I dettagli di questo bug saranno resi noti soltanto dopo che i vari produttori dei sistemi operativi avranno apportato gli aggiornamenti necessari. Il problema, infatti, riguarda una serie di chip Intel x86 realizzati negli ultimi 10 anni e che coinvolgono computer Windows, Linux e Mac.
E’ importante sottolineare che Intel non è in grado di correggere questo bug con un aggiornamento firmware, per questo sono i produttori a dover rilasciare gli update del kernel dei sistemi operativi su indicazione della stessa Intel. In alternativa, gli utenti possono acquistare un nuovo processore che non contiene questo bug.
Microsoft dovrebbe rilasciare un aggiornamento già la prossima settimana, mentre per Apple non abbiamo ancora nessuna notizia.
Di sicuro, si tratta di un problema molto grave che potrebbe consentire a dei malintenzionati di superare tutte le protezioni a livello di kernel.