Il pericolo malware sempre presente in Italia

Secondo gli ultimi dati di Check Point, l’Italia sale di otto posizioni nella classifica dei Paesi più attaccati al mondo piazzandosi al 42esimo posto.

Andando nello specifico, RoughTed (malvertising presente su larga scala che viene utilizzato per diffondere siti web dannosi e payload) ha colpito l’Italia piazzandosi al primo posto tra i malware più diffusi. Al secondo posto si è piazzato Conficker, warm che punta ai sistemi operativi Windows, mentre al terzo posto torna Nivdort, una famiglia di trojan che colpisce la piattaforma Windows.

A livello globale, il 28% delle organizzazioni a livello globale è stato colpito da RoughTed nel mese di giugno. Questa campagna di malvertising ha cominciato a crescere a fine maggio, fino a raggiungere il suo picco nel mese di giugno, colpendo le organizzazioni di 150 Paesi. Le organizzazioni più colpite da RoughTed operavano nel settore delle comunicazioni, dell’istruzione, del commercio al dettaglio e all’ingrosso.

Al secondo posto Fireball ( un browser hijacker che si trasforma in un malware downloader completo. Dato che è in grado di eseguire un qualsiasi codice sui computer vittime, riesce a compiere un’ampia serie di azioni come rubare credenziali e rilasciare altri malware), infine il terzo classificato è il worm Slammer (un worm che si insedia nella memoria e che colpisce Microsoft SQL 2000. Diffondendosi rapidamente, questo worm può causare interruzioni di servizio), che ha infettato l’4% delle organizzazioni.

Per quanto riguarda il mobile, Hummingbad è ancora al primo posto della classifica, marcato stretto da Hiddad e Lotoor.

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