In OS X Mountain Lion Apple ha reso la condivisione di file tra due Mac più facile che mai con AirDrop. Una funzione in pieno “stile Apple”: semplice, senza fronzoli, it just works. Ma ha un difetto: funziona solo se si è sulla stessa rete. Che cosa succede se si vuole qualcosa di facile da usare come AirDrop, ma con persone al di fuori della propria rete wi-fi? Basta usare Infinit, un programma che permette di inviare files a qualsiasi destinatario, anche se ha il computer spento.
Trasferire file tra due Mac è, grazie ad Airdrop, estremamente semplice. Ma anche se non ci vuole esattamente uno scienziato, questo non significa che non ci sia spazio per renderlo ancora più facile di quanto già non sia. Infinit è una app che ti permette di inviare file ad amici o colleghi di lavoro, indipendentemente dal fatto che il loro computer sia acceso o meno. Ed è velocissima da usare.
La semplicità di Infinit è disarmante. Una volta installata, comparirà un’icona nella barra del menu. Per inviare un file a qualcuno, basta digitare il suo nome: il vostro amico o collega riceverà quindi un messaggio, con la richiesta di accettare il file. Una volta accettato, Infinit avvierà il trasferimento del file, che potrà essere messo in pausa, annullato, o ripreso successivamente.
Secondo i test condotti dai ragazzi di Lifehacker, Infinit risulta essere più veloce sia di Airdrop su rete locale, sia di Dropbox nell’uso online. Senza contare la semplicità d’uso, dal momento che non dovrete preoccuparvi né di eventuali interruzioni della connessione come in AirDrop, né della quantità di storage libero nel cloud del destinatario, come accade in Dropbox.
Con queste carte in mano, Infinit si candida per essere il servizio di trasferimento file più immediato ed esente da problemi. L’unico inconveniente è che, ovviamente, è necessario che Infinit sia presente su tutti i Mac su cui si desidera trasferire i file, per cui dovrete far installare il programma al destinatario. Provatelo, Infinit merita una chance: velocità e immediatezza vi stupiranno.
Fonte: CultOfMac