Memorie Flash a rischio con l’arrivo di iCloud

La società di ricerche di marketing iSuppli IHS ha diramato oggi un comunicato stampa nel quale viene dichiarato che la vendita delle memorie flash potrebbe diminuire con l’avvento del nuovo servizio iCloud di Apple, servizio di memorizzazione e sincronizzazione dati che vedrà la luce il prossimo autunno.

ICloud

Oggi gli utenti utilizzano schede di memoria o chiavette USB per trasportare documenti da un computer a un altro. Con l’avvento dei servizi cloud, tuttavia, gli utenti potrebbero utilizzare sempre più spesso servizi di memorizzazione orientati su internet per la memorizzazione di foto, documenti e video da condividere tra computer e dispositivi portatili.

Attualmente Apple è l’azienda che acquista più memoria NAND flash al mondo: il 30% degli ordini delle memorie a stato solido, infatti, proviene da Apple, ed è previsto che un tale andamento continui anche nei prossimi anni. Tuttavia è stato stimato che quando gli utenti prenderanno maggiore confidenza con i servizi di memorizzazione su internet, la richiesta di memoria a stato solido diminuirà di 100 GB per utente. Una tale diminuzione di richieste, naturalmente, potrebbe portare a serie ripercussioni negative ai fornitori di memorie NAND flash come Samsung o Toshiba.

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