Parallels Desktop continua a ridefinire l’esperienza di virtualizzazione su macOS con l’ultimo aggiornamento, che porta il software alla versione 20.2. Questo update di gennaio introduce una funzione attesissima per gli utenti di Apple Silicon: l’emulazione x86_64, consentendo finalmente ai Mac con chip M1, M2 e successivi di eseguire virtual machine basate su architettura x86 per sistemi operativi come Windows 10, Windows 11 e diverse distribuzioni Linux.
L’emulazione è stata implementata come anteprima tecnologica, utilizzando un motore proprietario che garantisce l’esecuzione di software progettato per architetture diverse. Questo segna un passo avanti cruciale per sviluppatori, professionisti IT e utenti aziendali che necessitano di una soluzione versatile per eseguire applicazioni non native.
Perché l’emulazione x86 è così importante?
Dal lancio di Parallels Desktop 16.5, il supporto per Apple Silicon si era dimostrato già innovativo, ma con una limitazione significativa: l’assenza di emulazione x86. Ciò rendeva impossibile eseguire alcune applicazioni e ambienti di sviluppo fondamentali.
Con la versione 20.2, questa lacuna è stata finalmente colmata:
- Sviluppo e test di app Windows 32-bit e 64-bit: la nuova emulazione permette agli sviluppatori di eseguire test in ambienti virtuali nativi senza doversi affidare a soluzioni macchinose o meno stabili.
- Supporto Linux senza Rosetta: gli utenti Linux possono ora avviare VM senza passare per Rosetta, migliorando l’esperienza complessiva.
Tuttavia, l’anteprima di questa versione presenta ancora alcune limitazioni:
- Prestazioni inizialmente lente: le performance possono variare in base all’hardware utilizzato come host.
- Supporto solo per operazioni 64-bit: nonostante ciò, è possibile eseguire applicazioni 32-bit.
- Mancanza di supporto per dispositivi USB: al momento, non è possibile utilizzare periferiche USB direttamente nelle VM.
- Vincolo con l’hypervisor di Apple: Parallels Hypervisor non è compatibile con l’emulazione x86, quindi le VM devono essere avviate tramite l’implementazione di Apple.
Miglioramenti per il mondo aziendale
Parallels Desktop 20.2 non si ferma alle novità per gli sviluppatori: l’aggiornamento introduce funzionalità pensate per migliorare la gestione e la scalabilità in ambito enterprise.
Tra le novità principali:
- Single Sign-On (SSO): ora i team IT possono implementare soluzioni SSO per semplificare l’attivazione delle licenze e l’accesso degli utenti.
- Portale di gestione Parallels: attraverso il portale dedicato, gli amministratori possono inviare configurazioni predefinite ai Mac gestiti, migliorando il controllo aziendale.
- Integrazione con provider di identità aziendale: supporto per strumenti come Microsoft Entra ID e Okta, rendendo il processo di autenticazione ancora più sicuro ed efficiente.
Per gli utenti finali, ciò significa che è possibile attivare il software semplicemente accedendo con un account aziendale.
Più integrazione con le app Windows grazie alle Apple Intelligence Tools
Già nella versione 20.1, Parallels Desktop aveva introdotto strumenti che permettevano agli utenti di sfruttare le Apple Intelligence Tools all’interno di applicazioni Windows. Ora, con l’aggiornamento 20.2, queste funzionalità sono state ulteriormente migliorate.
Gli utenti possono utilizzare i Writing Tools di macOS direttamente in applicazioni come Microsoft Word, Outlook e PowerPoint tramite un comodo menu contestuale. Questo semplifica l’accesso a funzioni avanzate come suggerimenti di scrittura, correzioni grammaticali e altro ancora.
La nuova versione è disponibile sul sito ufficiale.