TripMode: come risparmiare traffico dati sui dispositivi connessi tramite hotspot personale

Su iPhone e iPad è uso comune attivare un piano con traffico dati limitato, solitamente da 2 GB in su. Per chi non guarda video, ascolta musica in streaming, scarica applicazioni e non effettua altre operazioni che richiedono un cospicuo afflusso di dati, 2 GB possono andare benissimo anche su iPhone 6 Plus. I problemi iniziano quando si fa uso della funziona “Hotspot personale”, ovvero usare l’iPhone come modem-router per connettersi tramite computer o altro dispositivo. Ma oggi vogliamo segnalarvi un’applicazione molto interessante che permette di consentire l’accesso ad internet solo ai programmi di cui avete realmente bisogno, bloccando tutto il resto e facendovi risparmiare traffico dati.

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Quanti di voi usano un iPhone oppure un iPad come hotspot? Avete sicuramente notato che il computer utilizza maggiore traffico dati rispetto ad uno smartphone, con la conseguenza di vedersi ridotti in pochissimo tempo i gigabyte del proprio piano tariffario. Una valida soluzione a questo problema arriva dai nostri vicini svizzeri, l’applicazione per Mac denominata TripMode.

Usare un iPhone come hotspot personale è divenuto ormai uso comune, anche se alcuni operatori mobili richiedono un surplus da pagare extra, non consentendoci di sfruttare i GB inclusi nel nostro piano tariffario per usare il nostro iPhone come modem. Superato questo “ostacolo”, bisogna dosare bene il tempo e tenere sempre sotto controllo la connessione per non sforare i gigabyte a nostra disposizione. Rispetto ad uno smartphone, il computer sfrutta maggiore traffico dati e rimando collegati per troppo tempo oppure effettuando operazioni che richiedono un ingente scambio dati con la rete, si rischia di rimanere a secco di gigabyte in pochissimo tempo.

Un team formato da tre ragazzi svizzeri ha sviluppato un software per Mac che consente di decidere le applicazioni a cui concedere l’accesso ad internet e quali, invece, mantenere offline. Questo semplice ma utile “trucchetto” ci consente di risparmiare traffico dati sul nostro piano tariffario.

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TripMode, questo il nome scelto dagli autori, si attiva non appena il Mac individua una connessione hotspot, bloccando automaticamente tutte le applicazioni che richiedono solitamente l’accesso ad internet in via autonoma. Tramite un’interfaccia grafica semplice ed intuitiva, l’utente può decidere a quale app concedere o meno l’accesso al traffico dati. In caso di necessita, tramite l’apposito toggle, è anche possibile attivare / disattivare manualmente TripMode. Ma le funzioni non finiscono qui: oltre a bloccare l’accesso, l’app mostra anche quanto traffico dati è stato consumato da un determinato software, sia per una singola sessione, per un’intera giornata oppure in un intero mese.

OS X è perfettamente in grado di riconoscere quando collegato ad internet tramite hotspot personale via iPhone oppure iPad e lo notiamo al logo visualizzato nella barra dei menu del Mac. Ciononostante, non viene dato alcun riguardo all’afflusso dati in entrata ed uscita, comportandosi come se fosse collegato ad una comune ADSL Flat. Con TripMode, ora, sarai tu ad autorizzare le applicazioni o i servizi che possono collegarsi ad internet.

Secondo quanto dichiarato dagli stessi autori, TripMode raccoglie autonomamente statistiche anonime sul consumo del traffico dati effettuato dal sistema, statistiche che gli autori sfruttano per migliorare continuamente il proprio software. TripMode richiede OS X 10.10 Yosemite ed ha un prezzo di $ 4,99, ora in offerta. Solitamente il prezzo è fissato a $ 7,99.

Gli autori consente di provare TripMode gratuitamente per 7 giorni, ma con un limite di 15 minuti al giorno. Più che sufficiente per valutare se si vuole proceder con l’acquisto della versione full oppure no.

Per saperne di più, potete visitare la pagina ufficiale Tripmode.ch oppure potete cliccare qui per scaricare direttamente la versione prova.

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