Nuovo iMac entry-level da 21.5 pollici: prime impressioni

Scopriamo insieme le prime impressioni del nuovo iMac entry-level introdotto da Apple il 18 giugno 2014 al prezzo di 1.129€.

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I nuovi prodotti hardware di Apple sono sempre accolti con interesse, e il nuovo iMac non fa eccezione. L’ultima generazione dei computer desktop di Apple è alimentata interamente da processori quad-core, ma il nuovo iMac entry-level integra un processore dual-core. Ma non si tratta del tipico processore dual-core che ci si potrebbe aspettare: si tratta dello stesso Intel Core i5 a basso voltaggio utilizzato nella gamma MacBook Air, in grado di offrire prestazioni più che soddisfacenti.

Il design dell’iMac è come sempre di prim’ordine, con un display da 21.5 pollici e con tutti gli elementi hardware racchiusi in un guscio sottilissimo. Ovviamente, l’estetica è identica agli iMac lanciati nel 2012. Anche il processo costruttivo unibody è lo stesso, con una singola scocca in alluminio lavorata in ogni dettaglio. Insomma, si tratta del più bel computer desktop sul mercato, senza dubbio.

Questo iMac ha quattro porte USB 3.0, uno slot per schede SD, due porte Thunderbolt e una porta Gigabit Ethernet. Il display è di tipo IPS a 1080p, in grado di offrire un’eccellente esperienza visiva agli utenti. Anche gli speaker sono ottimi, e riproducono un nuovo ricco e potente.

L’iMac entry-level è un computer molto interessante perchè offre tante delle caratteristiche dei suoi fratelli maggiori, ed è perfetto per gli utenti che cercano un secondo computer per la casa, magari da regalare al figlio studente. E non dimentichiamo poi scuole o aziende che sono alla ricerca di un computer affidabile, di design e con ottime prestazioni: questo iMac, visto il costo più basso della media Apple, può essere un ottimo investimento.

Per risparmiare sul prezzo, dicevamo, Apple ha utilizzato lo stesso processore del MacBook Air: sfruttando la CPU Intel Core i5 dual-core da 1.4GHz, l’azienda ha potuto risparmiare molto nei costi di gestione e di sviluppo. Questo chip si è dimostrato molto solido sui MacBook Air, ma anche su iMac offre ottime prestazioni grazie anche gli 8GB di RAM (non espandibile). La differenza principale è che nel nuovo iMac, il chip dual-core è stato accomiato con un hard disk di 500GB e da 5,400rpm, molto più lento della memoria flash presente sugli Air.

Dai test pratici, comunque, le prestazioni base sono molto interessanti. Certo, questo hard disk può diventare il collo di bottiglia dell’architettura complessiva del sistema, ma per un uso medio del computer non dovrebbero esserci problemi di lentezza. In fase di ordinazione si può optare per un hard-disk più veloce, ma i 250€ in più rendono praticamente inutile il risparmio iniziale. In generale, questo hard-disk non lavora male, in quanto avvia le app in modo veloce e anche software complessi come iPhoto o GarageBand sono utilizzabili senza particolari problemi.

Le prestazioni del processore, invece, hanno regalato delle piacevoli sorprese. Anche se ha solo 3MB di cahce condivisa L3, il supporto all’Hyperthreading consente di sfruttare quattro serie di istruzioni contemporaneamente, anche se ci sono solo due core fisici. Inoltre, il supporto all’Intel Turbo Boost 2.0 permette di aumentare la potenza di uno dei due core fino a 2.7GHz per brevi periodi di tempo, quanto il sistema lo richiede.

Le prestazioni sono simili a quelle di un MacBook Pro da 15 pollici con Intel Core i7 quad-core del 2011.

Nel complesso, questo iMac entry-level è una gradita aggiunta alla line up di Apple, perfetto per chi non è alla ricerca di un computer professionale e non ha bisogno di utilizzare software troppo complessi. La scheda grafica consente di giocare senza problemi a titoli in 3D e supporta tutti i titoli attualmente presenti sul Mac App Store. Ovviamente, questo modello include tutta la suite iWork e tutta la suite iLife, perfette per la produttività e l’intrattenimento. E Yosemite potrebbe migliorare ancora di più le prestazioni generali.

 

 

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