Mozilla difende le proprie ragioni sui continui aggiornamenti di Firefox

In questo ultimo periodo abbiamo assistito a un rapido rilascio di nuovi aggiornamenti per il browser web Firefox, e per molti utenti un ciclo di vita di sei settimane è davvero poco per un software. A distanza di qualche giorno dal rilascio della versione 6.0, infatti, in rete era già disponibile la beta della versione 7.0. Questo continuo susseguirsi di major version sembra che irriti gli utenti, e soprattutto quegli sviluppatori che creano i componenti aggiuntivi da utilizzare con il browser.

Aggiornamenti firefox

A tal proposito, Mozilla ha voluto comunicare le ragioni per una tale scelta. Innanzi tutto rilasci frequenti di Firefox permettono di implementare sempre nuove tecnologie e miglioramenti in modo immediato, senza quindi attendere un anno per poter rendere disponibili queste migliorie agli utenti. In secondo luogo, un browser è un’applicazione che consente di navigare in internet, e le tecnologie del mondo web, come tutti ormai sanno, avanzano molto velocemente.

Il fondatore di Mozilla, Mitchell Baker, afferma però che c’è ancora molto lavoro da fare per rendere il processo meno fastidioso per l’utente finale, e per semplificare il lavoro agli sviluppatori di componenti aggiuntivi che ad ogni rilascio devono mettere mano al loro codice per rendere compatibile il software con l’ultima versione di Firefox.

Per semplificare il processo, per esempio, Mozilla potrebbe offrire aggiornamenti in background, ovvero senza alcun intervento da parte dell’utente finale, e nel contempo permettere alle aziende di poter disabilitare la funzionalità.

Tuttavia, pare che le continue modifiche all’interfaccia grafica mettano in difficoltà molti utenti, i quali si stanno orientando su software alternativo che il mercato è in grado di offrire. Per quanto riguarda i componenti aggiuntivi, inoltre, gli sviluppatori devono certificare i loro siti, applicazioni e add-on per ogni nuova versione rilasciata, un’operazione che potrebbe durare settimane o addirittura mesi; questa procedura è obbligatoria poiché è necessario garantire agli utenti la giusta privacy, e alle aziende la necessaria sicurezza.

Nel comunicato, Mozilla ha dichiarato di essere consapevole di queste difficoltà, e di avere tutte le intenzioni di venire incontro alla comunità di utilizzatori.

Nel mondo IT esistono essenzialmente due correnti di pensiero: chi vuole ottenere sempre l’ultima versione di un software, e chi sacrifica il desiderio pur di non perdere la retro-compatibilità con software e plug-in di terze parti. Voi di che filone fate parte?

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