EPOMAKER RT100 con Sea Silent Switch: la tastiera che offre silenzio e comfort – RECENSIONE

Volete sapere che suono fa una tastiera meccanica dall’aspetto vintage e di colore beige? Scommetto che immaginate subito un sound estremamente pronunciato alla pressione di ogni singolo tasto e che temete di disturbare colleghi, coinquilini, parenti o amici. Vi svelo subito la risposta: la tastiera EPOMAKER RT100 offre un comfort di digitazione elevatissimo e un suono pacato e smorzato tanto che vi sembrerà di scrivere sul velluto con suoni propri di tastiere slim e, ovviamente, non meccaniche. Il merito? I Sea Salt Silent Switch e la struttura ben insonorizzata della tastiera.

Che tastiera è la EPOMAKER RT100?

Aprendo la confezione della RT100, la prima impressione che si ottiene è quella di avere tra le mani una tastiera classica, vintage e particolarmente rumorosa. Il che non è un male assoluto, anzi, molti utenti cercano il miglior sound possibile in base alle proprie esigenze. La sorpresa inizia subito dopo aver rimosso la protezione in plastica dalla tastiera e aver iniziato a provarne le performance di digitazione: il silenzio! Onestamente, mi aspettavo molto più rumore da una meccanica con questo aspetto imponente, da tastiera classica e non particolarmente compatta, e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal sound ovattato e soffice della digitazione.

Il punto chiave della EPOMAKER RT100 è rappresentato, quindi, dagli switch lineari Sea Salt Silent con forza di attuazione pari a 60, corsa totale di 4mm e distanza di attenuazione di 2mm. I tasti sono in PBT, risultano molto resistenti e garantiscono performance ottime anche per lunghe sessioni di digitazione e con i polpastrelli sudati. Il profilo MDA aiuta a non sforzare troppo mani e polsi durante il lavoro al computer. Inoltre, i socket sono Kailh hot-swappable per la massima espandibilità.

La retroilluminazione della tastiera la rende piacevole per un setup da gaming ma non influenza particolarmente l’uso in condizioni molto scure: a pieno buio, non essendo minimamente trasparenti, i tasti non possono essere identificati tramite la retroilluminazione quindi non si tratta di un ausilio alla produttività notturna.

Ci sono diverse inclinazioni possibili per adattarsi al meglio al proprio setup sulla scrivania e alle proprie esigenze. Nel mio caso ho apprezzato la posizione intermedia con i piedini più piccoli sollevati ma, in base alle necessità, si può lavorare senza rialzo oppure con il massimo rialzo dato dai piedini più alti. In tutti i casi, la stabilità della tastiera è assicurata dai gommini antiscivolo presenti sul fondo e dal peso di 1,35 kg.

Grazie alla frequenza di polling rate pari a 1000Hz, la tastiera può essere agevolmente usata sia per lavorare che per videogiocare, risultando particolarmente reattiva e comoda in tutte le circostanze. Probabilmente, però, questi specifici switch non offrono il feedback tattile e sonoro perfetto per il gaming spinto e risultano molto più adatti al gaming moderato e al lavoro di scrittura o programmazione.

Il design retrò e le dimensioni quasi “full”

Il design è, come anticipato, in stile retrò. Troviamo grandi tasti, una palette di colori che va dal beige al marrone, passando per il grigio, e un case in plastica (precisamente ABS) sempre di colore beige. Se l’obiettivo è piacere ai collezionisti e agli amanti del vintage, diremmo che in EPOMAKER ci sono riusciti alla grande. Chi predilige, tuttavia, palette più moderne e maggiormente in linea con la retroilluminazione colorata può scegliere le versioni rosa, viola o nere.

Tuttavia, il look che si ottiene con la versione denominata “Retro White” è sicuramente unico e distintivo in un mondo che ora è prettamente grigio, metallico e tempestato da LED RGB. Oltre alla tastiera, che si compone di 97 tasti, spiccano alcune chicche come la dicitura presente sulla barra spaziatrice need more space oppure la manopola multifunzione sull’estrema destra dello chassis. Di default, questa manopola offre il controllo del volume della riproduzione multimediale e la funzione play/pausa ma può essere riprogrammata a piacimento dal software disponibile per Mac e Windows.

Le dimensioni della tastiera, di tipologia 95%, sono le seguenti: 397 x 147 x 30 mm. Inoltre, c’è da considerare che il layout è di tipologia ANSI e non ISO e questo potrebbe creare qualche piccolo fastidio iniziale con la memoria muscolare nella digitazione di alcuni tasti. Niente che in qualche giorno non si possa risolvere, anche nei casi più complicati. Chi si trova a non aver nemmeno bisogno di guardare la tastiera durante la digitazione non noterà alcun disagio in merito alle stampe delle varie lettere sui tasti e ovviamente alla mancanza dei caratteri italiani accentati.

Durante le settimane di test, ho notato solo qualche piccola incertezza nel trovare il tasto con la ù mentre per il resto mi sono adattato efficacemente dopo meno di un’ora di digitazione. Per completezza, ho fatto anche un test per mettere a confronto la velocità e la precisione di scrittura che avevo con la tastiera precedente, la Magic Keyboard di Apple, e con questa EPOMAKER RT100. In buona sostanza, con la tastiera che uso praticamente da oltre 20 anni ho guadagnato solo quattro parole al minuto in più rispetto a questa EPOMAKER che sto testando in quest’ultimo periodo; direi un risultato per niente scontato. L’unico problema che noto durante la digitazione è la troppa morbidezza della barra spaziatrice che, inavvertitamente, interpreta come pressione anche il mio semplice appoggiare il pollice durante le pause tra una frase e un’altra.

A completare il design troviamo la retroilluminazione RGB che offre diversi stili, diverse animazioni e tantissime combinazioni tra velocità e luminosità regolabile. È anche possibile impostare un colore fisso, magari per le sessioni di lavoro e alternarlo alle animazioni da usare, invece, per le ore di gaming. Inoltre, dal software è possibile regolare al meglio tutti i parametri di retroilluminazione, rimappare l’intera tastiera e assegnare funzioni specifiche ai vari tasti come delle macro. Piccolo appunto: a livello grafico, il software potrebbe essere più curato ma l’importante è che risulti efficace nella personalizzazione e nella gestione della tastiera.

Connettività e compatibilità: macOS, Windows, iOS e Android

A livello di connettività, EPOMAKER offre tutto quello che serve per la massima versatilità: connessioni cablate con porta USB-C, wireless con dongle USB oppure Bluetooth 5.0. Difatti, la tastiera, grazie anche ai tre slot di memoria Bluetooth, può essere associata tranquillamente a più computer o dispositivi come l’iPad, ad esempio.

La batteria da 5000mAh potrebbe sicuramente fare di meglio, soprattutto in modalità wireless, ma anche in questo caso tutto dipende dalle esigenze. Con monitor collegato e retroilluminazione accesa, si coprono circa 10 giorni di lavoro ma se si usa la tastiera per più di 8-9 ore al giorno, è possibile che serva ricaricarla ogni settimana. La situazione migliora senza la retroilluminazione accesa ma chi cerca un prodotto che non necessita di alcun tipo di manutenzione o intervento, come la ricarica, allora la via più comoda resta la connessione tramite cavo USB-C che, tra l’altro, si trova già in confezione ed è di ottima fattura.

Mini display TV: le informazioni a colpo d’occhio

Un altro elemento chiave del design della tastiera è rappresentato dal piccolo display posizionato sul bordo superiore sinistro. Questo pannellino TFT da 1,3 pollici permette di leggere a colpo d’occhio data, ora, temperatura esterna e percentuale di utilizzo della CPU del computer collegato.

Nel dettaglio, grazie al software per Mac e Windows, è possibile personalizzare il display inserendo la corretta località per ottenere la temperatura attuale, fare in modo che la tastiera possa leggere il carico effettivo della CPU (funziona sia su Mac con chip Intel che su Apple Silicon) e, in ultima analisi, è possibile impostare una GIF animata da tenere sempre a vista. Quest’ultima caratteristica è propria del mondo gaming e ha esclusivamente fini estetici: si può quindi mostrare la GIF dell’avatar del giocatore o del suo personaggio preferito, così come quella di un MEME e via discorrendo. Ciò che, oggettivamente, si apprezza del piccolo display è la possibilità di leggere con precisione tutte le regolazioni di sistema della tastiera come la retroilluminazione, la velocità del gioco di luci e le informazioni sui dispositivi collegati via Bluetooth o tramite ricevitore wireless.

A volte, abbiamo notato delle incertezze nel software che non ha sincronizzato correttamente la data o l’uso della CPU e ci auguriamo che un prossimo update possa risolvere questi bug momentanei.

Chi non dovesse apprezzare il display potrà comunque rimuoverlo in ogni momento posizionando la relativa copertura sul connettore USB-C che lo alimenta.

Prezzo e conclusioni: quanto costa la EPOMAKER RT100?

La tastiera meccanica EPOMAKER RT100 viene offerta a 115.99 dollari nella versione con i Sea Silent Switch, ovvero quelli visti in questa recensione, ai quali bisogna aggiungere tasse e costi di spedizione sul sito ufficiale. Su Amazon, invece, è possibile trovarla a 139,99€ con spedizione compresa e, per i clienti Prime, consegna rapidissima.

La fascia di prezzo di questa tastiera è particolarmente in linea con le caratteristiche offerte e conferma la qualità costruttiva del prodotto e la sua estrema versatilità. Acquistando la EPOMAKER RT100 ci si porta a casa un prodotto che poi è possibile personalizzare e aggiornare in futuro per cambi di esigenze o personalizzazioni varie come, ad esempio, il cambio degli switch o dei key caps.

Articolo in collaborazione con EPOMAKER.

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